Il parcheggio selvaggio all’ospedale di Belluno ormai ha vita breve.
Il commissario straordinario dell’Ulss 1 Dolomiti, Giuseppe Dal Ben, infatti, ha dato mandato all’ufficio tecnico di predisporre delle proposte per migliorare l’utilizzo degli stalli all’interno dell’area ospedaliera del San Martino.
Il problema è annoso: da sempre praticamente i dipendenti della struttura ospedaliera e gli stessi utenti lamentano il fatto che il parcheggio è molto spesso occupato da chi lavora in centro e non volendo pagare per la sosta lasciano l’auto al San Martino. Ma questo significa che molti stalli vengono occupati per tutta la giornata, mettendo in difficoltà chi arriva per una visita medica, o per un esame ma anche per lo stesso dipendente dell’azienda sanitaria.
In molti si sono lamentati, si è cercato di fare qualcosa, ma finora nulla ha avuto l’esito sperato. E così il commissario ha deciso di correre ai ripari definendo una volta per tutte questa criticità.
[[ge:gnn:corrierealpi:14410700]]
«Ho dato mandato agli uffici di trovare alcune proposte risolutive del problema», precisa Dal Ben. Soluzione che dovrà tenere conto del fatto che molteplici sono i fruitori dell’area che ad oggi conta 866 stalli e 28 posti per disabili.
Sicuramente dati molto alti, che vanno sistemati. «Abbiamo quindi la volontà di dividere gli stalli tra i quelli destinati ai dipendenti e quelli destinati ai pazienti che arrivano da fuori. E per questo serve trovare un sistema di regolamentazione. Gli uffici studieranno alcune soluzione che poi valuteremo con il sindaco di Belluno per decidere la soluzione migliore», spiega il commissario: «Abbiamo realizzati cinque stalli nell’area attigua all’elisuperficie per chi tra i volontari porta all’ospedale dei pazienti per visite o controlli. Altri stalli li abbiamo ricavati dove c’era la sosta dell’autobus».
«Adesso stiamo lavorando per realizzare i percorsi per i pazienti che devono sottoporsi alla dialisi e percorsi per chi è non vedente» aggiunge Dal Ben «Dobbiamo dividere i flussi di accesso alle varie parti del nosocomio, per evitare che si vadano ad intasare zone che invece necessitano di libertà di movimento in quanto operano in urgenza-emergenza».
D’altra parte, sempre di più l’ospedale, anche visto l’innalzamento dell’età della popolazione, sarà frequentato per cui per l’Ulss 1 Dolomiti è diventato imperativo mettere ordine nell’area della sosta per evitare problemi. «I posti non saranno aumentati, quelli che ci sono dovranno essere sistemati», continua Dal Ben.
Ma in questa riorganizzazione dell’area esterna ospedaliera, il commissario straordinario intende anche rendere più agevole l’accesso al nosocomio per chi ha problemi di deambulazione.
«Stiamo predisponendo anche la distribuzione di carrozzine lungo i percorsi principali dell’ospedale per colori che hanno difficoltà a camminare», conclude Giuseppe Dal Ben. «Abbiamo individuato cinque punti dove sistemare le carrozzine: uno è il corridoio che porta al laboratorio analisi, il secondo è l’entrata della porta girevole, la terza è nei pressi della sala ibrida per i volontari che portano pazienti da fuori, l’altra è quella davanti al Pronto soccorso».