pier angelo vincenzi
Un grande concerto per la Giornata mondiale della musica– che si celebra in tutto il mondo il 21 giugno – all’insegna della tradizione.
i protagonisti del concerto
Venerdì, alle ore 17, nel Cortile delle Statue dell’Università di Pavia (Corso Strada Nuova 65, ingresso libero), si terrà infatti il concerto di canti e musiche dalle Quattro Province con i Cantori dell’Oltrepo e i Musetta. Concerto che sarà preceduto da una breve presentazione della studiosa Alba Stefania Tagliani. L’edizione 2024 della giornata mondiale della musica è dedicata alle bande, e la Biblioteca Universitaria di Pavia, in collaborazione con l’Università, la festeggia con musica e cori dal territorio. Per la Festa della Musica 2024 i Cantori dell'Oltrepo e i Musetta si esibiscono nel Cortile delle Statue dell’Università degli Studi di Pavia. Il coro dei Cantori dell'Oltrepo nasce nel 2020 dalla fusione di elementi provenienti dall'Alta Valle Staffora e dalle prime colline dell'Oltrepo pavese. Come da tradizione cantano "a cappella", cioè senza supporto di alcun strumento musicale come si faceva un tempo nelle osterie dei paesi cercando inoltre di riproporre i brani così come sono pervenuti. La finalità del coro è quella di mantenere in vita, far conoscere e tramandare la tradizione canora dell’Appennino che rappresenta un aspetto narrativo e culturale del territorio costantemente a rischio non essendo più seguito. I cantori sono Claudio Alpeggiani, Gianmario Canevari, Giannino Chinotto, Graziano Daglia, Roberto Dell'acqua, Gian Carlo Ferrari, Davide Forlino, Filippo Garabello, Alessandro Ghia, Paolo Ghia, Angelo Guarnoni, Tino Malacalza, Graziano Manzini e Luciano Rovino. Nel campo musicale dell'Appennino un posto fondamentale spetta anche ai Musetta e ai loro strumenti: fisarmoniche e piffero. Il nome deriva dalla cornamusa “musa" che accompagnava il piffero fino attorno alla prima metà del secolo scorso, poi sostituita dalla più moderna fisarmonica. I musicisti sono Matteo Burrone e Yuri Domenichella, alla fisarmonica, e Stefano Faravelli al piffero. Burrone e Faravelli suonano in coppia da oltre una decina d'anni, provengono entrambi dall'Alta Valle Staffora e sono appassionati cultori musicali che ripropongono e trasmettono i vari brani nel solco della tradizione ricevuta. Alba Stefania Tagliani, che introdurrà il concerto, è una studiosa di quella zona collocata ai confini meridionali della Lombardia tra Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna, un’area periferica denominata appunto delle Quattro Province: «Si suonava – spiega la studiosa di dialetti e tradizioni di quella parte dell’Oltrepo («sono nata in quella terra di confine che è il Brallo ma ora vivo a Pavia») – nei giorni di festa, nei giorni liberati da un lavoro che era durissimo. La musica, che parlava di amori perduti, di tradimenti, era uno dei pochi divertimenti in una vita per il resto grama». —
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