Caso chiuso tra Renato Favero e Tadej Pogacar dopo l'episodio della spinta lungo la salita del Monte Grappa nella penultima tappa del Giro d'Italia, stravinto dal campione sloveno.
Nonostante lo zelante sindacato dei ciclisti Cpa avesse offerto il proprio appoggio a Pogacar, nel caso questi avesse voluto denunciare Renato Favero, il vincitore del Giro ha risposto di «voler chiudere la questione e di lasciar stare Favero perché è un anziano».
«Certo che a 79 anni non posso dire di essere un giovincello» ha commentato con autoironia Renato Favero, aggiungendo anche che «se sono anziano come ho fatto a spingerlo?».
Il fatto si era verificato nel pomeriggio del 25 maggio scorso durante l'ultima la tappa che si era conclusa a Bassano del Grappa.
Ad inizio della salita verso cima Grappa, percorsa per la seconda volta, quel giorno, dai corridori, Tadej Pogacar impressionò tutti con uno scatto che aveva lasciato piantati sul posto gli altri corridori.
Veloce, elegante e potente, lo sloveno aveva staccato tutti in salita avviandosi ad una strepitosa vittoria di tappa e del Giro.
Con l'unico "intoppo" di una spinta da dietro, fatta da Renato Favero, ex direttore sportivo del Padova Calcio e di altre tante squadre, talent scout in Sudamerica e grande appassionato di ciclismo.
«Non volevo certo spingerlo né tantomeno farlo cadere» si era subito scusato Favero «Mi sono lasciato prendere dall'entusiasmo del momento ed ho sbagliato. So benissimo che i ciclisti non si devono toccare ma la mia non voleva essere una spinta pericolosa».
Il campione sloveno però non l'aveva presa bene, girandosi e mandando a quel paese Favero in mondovisione.
La sera stessa e i giorni seguenti, l'ex ds patavino aveva fatto prevenire le sue scuse a Pogacar e al suo staff. Sembrava finita lì, ma ci ha pensato il sindacato dei ciclisti a ventilare l'ipotesi della denuncia.
«Dobbiamo far capire agli spettatori e ai tifosi che devono rispettare i ciclisti lungo il percorso» ha dichiarato il presidente del sindacato Cpa Adam Hansen.
Probabilmente per dare un segnale forte, anche in vista del Tour e delle altre gare della stagione, il sindacato avrebbe voluto procedere legalmente nei confronti di Renato Favero, denunciandone uno per avvisare tutte le migliaia di tifosi che affollano con entusiasmo le strade del ciclismo.
«Prima di tutto però, viene la volontà dei corridori. Quindi non verrà sporta nessuna denuncia» su richiesta esplicita di Tadej Pogacar. Il caso è chiuso e Renato Favero può tornare ad occuparsi di calcio e di talenti da scoprire nei campi del Sudamerica. «Mi ero già ampiamente scusato e spiegato» conclude Favero, finito suo malgrado, per troppa passione sportiva, su un video che in pochi minuti ha fatto il giro del mondo.
