TRIESTE È un Michael Arcieri rilassato quello che si gode gli ultimi giorni triestini prima delle ferie, un general manager che ha compiuto la missione riportando la Pallacanestro Trieste in serie A1, ma che si trova già immerso nella costruzione della squadra per il 2024/25.
Arcieri, ospite del contenitore “Tripla de tabela” sul web, ha fatto il punto sulle strategie per il futuro. Si parte ovviamente da quello che può essere l’obiettivo per la prossima stagione, a prescindere dal budget a disposizione: «Siamo dove volevamo essere con 402 giorni di ritardo. Nella mia testa non potrò mai pensare di costruire un gruppo che punti a vincere 11/12 partite per salvarsi. Vogliamo essere ambiziosi, vogliamo fare i play-off, certamente mettendo al sicuro la permanenza nella massima serie prima possibile».
A lungo termine c’è qualcosa di ancora più importante da conquistare, lo dice con grande convinzione il general manager biancorosso: «La società e il sottoscritto vogliono portare Trieste in Europa, per fare questo bisogna attestarsi fra le prime otto, poi pensare alla Champions o all’Eurocup, e poi più avanti chissà…». Con la massima serie c’è l’esigenza di partire dall’ossatura fra italiani e stranieri. Quale formula adottare? Cinque stranieri e cinque italiani o 6+6? «Non è ancora certo – risponde Arcieri – ma penso di indirizzarmi verso il 5+5. Perché? Penso che iniziare sulla base di 10 giocatori dia la possibilità di capire quello che può dare il gruppo, di intervenire in corso d’opera se ci sono delle lacune».
Michael Arcieri e Jamion Christian saranno a Las Vegas per la “Summer League” dal 12 al 22 luglio, un modo come un altro per sondare il mercato, parlare con addetti ai lavori, cominciare a scegliere gli uomini per la prossima stagione, avendo chiara una priorità di scelta.
«Guardiamo con attenzione al parco atleti che hanno già militato in Europa, in quanto già pronti al tipo di basket che si gioca in Italia. Io e Daniele Cavaliero dallo scorso febbraio stiamo sondando tutti i campionati possibili, prendendo appunti utili. Giocatori dalla GLeague? Nulla è precluso, ma ultimamente la lega americana di sviluppo sta dicendo meno rispetto al passato, sono passerelle in cui i giocatori sono liberi di fare quello che vogliono senza difese credibili».
C’è il nome di qualche ex Varese sul suo taccuino? «Non vorrei che passasse il messaggio che Mike Arcieri fa la spesa a Varese. Certo che un Ross o Brown li sentirei a prescindere per la loro qualità, così come Woldetensae trovo possa essere un giocatore compatibile con l’idea di pallacanestro che ho in testa, ma non corro da nessuna parte per andarli a prendere».
Il finale non può che essere rivolto ad un argomento caldo degli ultimi mesi, Msc Crociere, un tema legato a interessi plurimi cittadini da parte della compagnia di navigazione: «Non parliamo di conclusione o meno di un contratto. Stiamo confrontandoci da qualche tempo per vedere se la loro volontà di investimento alla Pallacanestro Trieste di Msc collima con la nostra idea di main sponsor. Non c’è fretta, anche se vogliamo abbinare un marchio alla prima squadra». —
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