PREMARIACCO. Più di quaranta soccorritori, tra vigili del fuoco e volontari della protezione civile, hanno continuato a scandagliare il tratto a valle del ponte Romano fino alla confluenza con il Torre per cercare Cristian Casian Molnar, il 25enne romeno travolto lo scorso 31 maggio dalla piena del Natisone assieme alle due amiche Bianca Doros, 20 anni, e Patrizia Cormos, 23, ritrovate senza vita due giorni dopo la tragedia.
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Durante la ricerca ieri un volontario della Pc si è infortunato a causa del distacco di un masso che lo ha parzialmente colpito mentre stava salendo un sentiero. Fortunatamente le conseguenze sono state lievi: subito soccorso, è stato accompagnato in ospedale e dimesso con sette giorni di prognosi.
La diciannovesima giornata di Cristian si è conclusa, ancora una volta, senza l’esito sperato. Il giovane risulta ancora disperso. Nonostante tutti gli sforzi profusi, impegnando decine e decine di soccorritori, del 25enne non c’è ancora traccia.
Un dispiegamento di forze sia in acqua, con i sommozzatori, sia via terra, dove a scandagliare gli argini del fiume sono intervenuti, oltre ai volontari della protezione civile, anche i cani molecolari.
Al campo base di via Mercato Vecchio, in loro supporto, da sabato a lunedì ci sono stati anche i tecnici del Soccorso alpino arrivati dalla Lombardia, con i loro cani Rod, Zoe e Blitz, tre pastori belga addestrati nelle ricerche di persone scomparse in superficie, sotto le macerie o valanghe. E sono intervenute pure unità cinofile provenienti da Bologna per dare un contributo alle ricerche, nella speranza di riportare Cristian alla sua famiglia. Il fratello Petru, in costante contatto con i soccorritori, non ha mai lasciato Premariacco.
La Prefettura, nei prossimi giorni, convocherà una riunione con tutte le persone preposte alla ricerca del giovane, per fare il punto della situazione e capire come procedere in futuro. Prosegue, intanto, anche l’attività giudiziaria.
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Anche ieri, come sottolinea il sindaco di Premariacco Michele De Sabata, grato per l’aiuto si sono attivati «in 45, tra protezione civile e vigili del fuoco», coordinati dal campo base allestito nel cortile dell’ex scuola elementare di Premariacco, oggi sede della Croce rossa. «I soccorritori – indica il primo cittadino – sono andati di nuovo nella forra di Premariacco verso Paderno, subito dopo il ponte Romano. Ma le ricerche sono andate avanti anche da Manzano a scendere»