TRIESTE Impegno condiviso a far ripartire quanto prima il servizio di collegamento via mare tra Trieste e Grado, tanto più a fronte dell’elevata richiesta degli utenti, turisti in primis. Ma l’avvio della stagione estiva non aiuta, rendendo ancora più complicato trovare motonavi disponibili, anche solo “part time”, ed equipaggi.
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Non sarà facile sostituire l’Audace, che mercoledì scorso ha rischiato di affondare al largo di Grado con 81 passeggeri a bordo più 4 membri dell’equipaggio, e che adesso è sotto sequestro a Porto Nogaro per consentire gli accertamenti necessari nell’ambito dell’indagine aperta dalla Procura di Gorizia. È interrotto da quasi una settimana il servizio marittimo sulla linea Trieste-Grado, svolto dal Consorzio Vidali Group, assegnatario di incarico dell’Apt Gorizia. Servizio che fa parte del contratto del Tpl (Trasporto pubblico locale) del Friuli Venezia Giulia entrato in vigore nel 2020.
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«Entro la fine di questa settimana verrà trovata una soluzione per riprendere il servizio lungo la tratta marittima Trieste-Grado» ha assicurato l’assessore regionale alle Infrastrutture Cristina Amirante al termine del vertice che si è svolto ieri a Pordenone al quale hanno partecipato il presidente di Tpl Fvg Bruno Pascoli, il presidente e il direttore generale dell’Apt, Caterina Belletti e Luca Di Benedetto, e l’amministratore delegato di Arriva Diego Regazzo.
Un incontro utile per fare il punto della situazione e capire quali potrebbero essere le opzioni per rendere nuovamente operativa la linea nel minor tempo possibile, evitando che si prosegua per tutta l’estate con gli autobus sostitutivi.
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«A seguito dell’avaria di mercoledì scorso dell’Audace, oggi il servizio lungo la tratta Trieste-Grado è scoperto. L’incontro era finalizzato a capire quali possano essere le alternative da adottare per ripristinare la linea – ha rimarcato l’assessore –, tenendo conto che quello attuale è il periodo dell’anno in cui si riscontra la maggior fruizione lungo quel tragitto». «Abbiamo convocato le parti interessate – ha aggiunto Amirante – affinché, nell’arco di 24 ore, venga messo sul tavolo un ventaglio di possibili alternative, per poi individuare assieme quella che potrà essere la migliore soluzione da adottare, magari riorganizzando l’operatività delle altre linee marittime ora in funzione, senza andare ad intaccarne, però, la loro operatività. Contiamo, entro la fine della settimana, di trovare una soluzione».
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Bocche cucite su eventuali ipotesi già sul tavolo. L’allusione alle altre linee e a una possibile riorganizzazione dei servizi marittimi in regione non implica, ad esempio, che si debbano per forza “dirottare” sulla Trieste-Grado motonavi già in servizio su altre tratte, come il Delfino Verde.
Un’altra difficoltà arriva dal fatto che la temporanea sostituzione dell’Audace non potrà essere limitata solo a un periodo breve, visto che è verosimile che la motonave resti ancora a lungo sotto sequestro – basti pensare alle tempistiche che richiederanno eventuali perizie – e sembra improbabile che possa tornare operativa entro la fine dell’estate 2024.
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