Prove di campo largo a sinistra del governo Meloni. Nel giorno in cui l’opposizione scende in piazza contro Premierato e Autonomia, la vicepresidente dei senatori del M5s Mariolina Castellone, intervistata dal Qn ha parlato della questione delle alleanze.
«Nel momento in cui si dovrebbe lavorare per attuare i diritti costituzionali non garantiti, questa maggioranza, per mero scambio politico, continua a piantare bandierine che stanno stravolgendo la Carta».
«In Italia ci sono 5,7 milioni di poveri assoluti e oltre 4 milioni di lavoratori che non riescono a portarsi fuori dalla povertà. La sanità è al collasso. Di fronte a ciò, invece, la maggioranza va avanti come un treno su premierato e autonomia. Perciò saremo in piazza coi movimenti e le forze politiche che contestano queste riforme scellerate».
«Abbiamo proposto la sfiducia costruttiva e a Camere riunite o la possibilità di revoca del singolo ministro. Ma ogni proposta è stata bocciata. Approvare il premierato senza una legge elettorale, poi, genera criticità rilevate da molti costituzionalisti».
«Occorre dimostrare al governo che una parte di paese non condivide questa linea. L’astensionismo dimostra l’importanza di riavvicinare i cittadini: un ruolo che il M5s è il più attrezzato a svolgere. Saremo in piazza con Pd e Avs: le forze inquadrate in modo più netto nel fronte progressista. Mentre non ho ancora ben capito i centristi, dove componenti interne appoggiano queste riforme e si vede in parlamento».
«Una cosa è schiacciarsi in un campo ristretto, un’altra è individuare un’area di azione. Credo sia importante che i cittadini capiscano quali sono le battaglie che sposiamo, ed è evidente che le nostre battaglie sono progressiste».
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