Il mirino, ora, è puntato verso Parigi. A quei cinque cerchi che ogni atleta sogna: «Saranno fondamentali le prossime gare, ma sono pronta: darò tutto per esserci».
Giada Carmassi, dopo aver conquistato la semifinale agli Europei di Roma sui 100 ostacoli, riprende oggi a Troyes in Francia il cammino che potrebbe portarla ai Giochi Olimpici.
L’atleta dell’Esercito di Magnano in Riviera, classe 1994, sarà infatti al via del Meeting National de Troyes, in cui cercherà punti necessari per migliorare la propria posizione nel ranking mondiale della sua specialità. Il posto occupato in questa classifica rappresenta uno dei criteri di qualificazione per i Giochi.
Carmassi, soddisfatta dei suoi Europei?
«Complessivamente sì. Speravo di scendere sotto quei 13’’00 che ho fatto registrare in semifinale, ecco.
Ma se penso che ho stabilito il mio secondo tempo in carriera senza l’aiuto del vento (che è stato nullo, ndr), dico che sono contenta. Ho avuto a riguardo sensazioni buone, significa che in futuro posso andare più forte».
Questa l’analisi sportiva. E quella emotiva, legata al fatto di gareggiare in casa?
«È stato tutto bellissimo. In semifinale mi trovavo in nona corsia, perciò lo speaker ha annunciato il mio nome per ultimo: il boato dello stadio è stato fantastico, tanto che avrei avuto bisogno di qualche bisogno in più prima della partenza per gestire appieno l’emozione.
È stato magnifico anche vedere alcune gare da spettatrice: alla prova di Lorenzo Simonelli, che ha vinto i 110 ostacoli con 13’’05, ho pianto dall’emozione.
È un fenomeno ed è molto umile.
Mi sento fortunata di aver fatto parte di un gruppo così forte. Il discorso di capitan Tamberi? Ci ha motivato.
Non ho mai sentito uno spirito di squadra tale come quello respirato a Roma».
Le emozioni positive vanno mantenute: la possono aiutare nella seconda parte della stagione…
«L’obiettivo ora è qualificarsi ai Giochi.
Si comincia a Treyes, poi dovrei gareggiare venerdì prossimo a Madrid qualora non si liberi una corsia giovedì ad Atene (tutti meeting internazionali, ndr).
Quindi chiuderò il mese partecipando l’ultimo weekend di giugno agli italiani assoluti di Spezia.
Ho bisogno di conquistare punti per migliorare la posizione nel ranking mondiale, che mi può portare a Parigi: se riuscissi a stabilire un tempo attorno ai 13’’ in due occasioni e chiudere entrambe le prove tra le prime tre, conquisterei punti che mi potrebbero permettere di essere molto probabilmente al via ad agosto in Francia alle Olimpiadi».
Il 2024 è per lei l’anno della maturazione definitiva. Si sente ancora più consapevole di se stessa dopo Roma?
«Dico che sto traendo beneficio dal gareggiare continuamente e in particolare a meeting internazionali come sto facendo ultimamente: ho imparato a gestire la tensione, a essere più tranquilla ad affrontare prove importanti.
Agli Europei tutto questo mi ha aiutato»