Una serie di commercianti del centro di Padova stanno firmando una lettera aperta inviata alla Prefettura, alla Questura, all’Università e al Comune. Lettera in cui, sostanzialmente, si lamentano delle continue manifestazioni degli studenti – chiamate “agitazioni” – che oltre a “limitare fortemente l’ordinario e legittimo esercizio dell’attività universitaria”, penalizzano attività come le loro. Una libreria, alcuni bar e tabaccherie, diversi negozi.
«Non intendiamo tollerare ulteriormente questa situazione – si legge – e, nel perdurare dell’inerzia, ci riserviamo di attuare ogni iniziativa a tutela della nostra posizione, nonché di richiedere il risarcimento dei danni subiti».
Nella lettera aperta i firmatari ricordano le spese che sostengono ogni giorno «per affitti e costi connessi», legati alla posizione centrale e sottolineano il fatto di lavorare «dell’indotto dell’attività didattica e congressuale (studenti, dipendenti, universitari, professionisti) in assenza del quale si lavora in perdita».
Ma la democrazia e il diritto costituzionale?
«Siamo ovviamente a favore della libera manifestazione del pensiero, ma ciò deve avvenire nelle forme consentite e senza arrecare pregiudizi all’attività didattica e più in generale alla fruibilità del centro cittadino».
Dunque, che fare? «Auspichiamo una gestione della problematica maggiormente consapevole dei diritti di tutti i cittadini e un’immediata adozione di tutte le misure consentite per garantire la tutela dell’attività universitaria e delle nostre attività, a questa strettamente legate».
Libreria Progetto, via Gradenigo 2
Amike, via VIII Febbraio
Caffè Antille, via del Municipio 3
Pollini Due, Riviera Ponti Romani 12
Fioreria Arte del Fiore, Via Oberdan 1
Alle Dolomiti Caffè, Via MUnicipio 3
Bar Tabaccheria Canton, via Roma 4
Milk Bar Pasticceria, via Cesare Battisti 17
GV, Sotto il Salone 37
Pinottica, via Cesare Battisti 13
Sensi Mario, Bar interno Università
Brayzo
