TRIESTE Cento rinunce, per un totale di quattrocento turni liberati fra Ricrestate e centri estivi. Potrà scorrere almeno un po’ la graduatoria delle domande per il servizio comunale che ospita bambini e ragazzi nei mesi di chiusura delle scuole.
I numeri arrivano dall’assessore all’Educazione Maurizio De Blasio nel corso della Quinta commissione riunitasi in Consiglio comunale: «Quest’anno le rinunce hanno riguardato un centinaio di famiglie». Considerato che ogni famiglia prenota più settimane di servizio, la graduatoria potrà scorrere per soddisfare la richiesta di «circa 400 turni» fra Ricrestate e Centri estivi.
Si tratta almeno di una boccata d’ossigeno per le famiglie, che hanno fatto pervenire al Comune 1.704 domande per i centri estivi e 4.416 per il Ricrestate, con un aumento rispettivamente di 200 e 300 pratiche rispetto al 2023.
La Commissione è stata convocata dalla presidente Manuela Declich (Lega) per discutere della mozione del consigliere Luca Salvati (Pd), relativa ai criteri utilizzati nella gestione delle richieste di iscrizione. «Abbiamo appreso dalla stampa che quest’anno, rispetto all’anno scorso, ci sono state 1.300 domande (il riferimento è ai turni e non alle singole famiglie, ndr) in più fra centri estivi e Ricrestate – questa la premessa di Salvati – e si tratta di un aumento considerevole, a dimostrazione della buona qualità del servizio offerto dal Comune. Rispetto al 2023, però, sono stati messi a disposizione solo 75 mila euro in più: un aumento non proporzionale all’aumento delle richieste».
I centri estivi prevedono il pranzo, l’orario pomeridiano e la gestione anche dei figli in età da nido, materna ed elementare, mentre il Ricrestate copre la fascia 6-18 anni con servizio solo mattutino.
L’assessore De Blasio ha ricordato come «lo stanziamento vale in totale 1 milione 840mila euro». Sono 13 i centri estivi comunali che danno lavoro a circa 900 educatori distribuiti su tutti i turni, per complessivi 4.500-5.000 bambini. «L’aumento delle domande – ha aggiunto l’assessore – è stato dovuto al fatto che, rispetto allo scorso anno, al momento delle iscrizioni (lo scorso aprile) i genitori potevano vedere tutte le strutture che sarebbero state disponibili. A questo si aggiunge un aumento del 30% delle domande fatte con la legge 104 con diversi livelli di gravità».
De Blasio ha rivendicato poi il potenziamento del personale destinato al Ricrestate, dove il Comune impiega 200 educatori. «Qui i posti a disposizione sono distribuiti su 11 turni in tutti e 13 i ricreatori, con un numero fisso di 1.936 bambini per turno».
Nel dibattito che ne è seguito il consigliere Corrado Tremul (Fdi) ha ricordato l’importanza del poter dare spazio nei centri estivi e nel Ricrestate anche a chi è in possesso della certificazione 104,
Secondo Alessandra Richetti (M5S), invece, «il Comune di Trieste chiude le porte dei ricreatori estivi agli adolescenti, dando la priorità ai bimbi piccoli. In questo modo i ragazzini fra i 10 e i 12 anni dovranno trovarsi un’occupazione tutta loro durante quest’estate, con il rischio che gli stessi possano finire nel vortice delle cosiddette baby gang».