«La verità è che succede tutti i giorni, o quasi. Non ne possiamo più: fin dal primo mattino ci ritroviamo con qualche zombie nel negozio, e questo dopo aver ripulito l’esterno dai risultati della nottata. Li sappiamo riconoscere, le proviamo tutte per scoraggiarli, ma alla fine ci provano comunque e noi, per quanto ci ripetiamo sempre l’una con l’altra che non dovremmo rischiare di metterci in mezzo, finiamo comunque per corrergli dietro».
Giovedì sera è stato lo stesso, solo che in quel caso la commessa della profumeria Beautiful di via Poerio che ha cercato di tagliare la fuga al ladro ha avuto la peggio: spinta contro la porta d’accesso dal criminale che voleva guadagnare l’uscita, ha sbattuto la testa e il viso contro il cancello di sicurezza in ferro, poi è crollata su un espositore in vetro, riducendolo in frantumi con tutta la merce.
Il ladro è riuscito a scappare, dileguandosi prima dell’arrivo delle sirene del 118 e della polizia locale, salvo venire poi rintracciato tra le siepi di parco Albanese; il comando non rilascia dichiarazioni in merito, ma è sempre il personale del negozio a raccontare di come gli agenti abbiano preso le immagini delle telecamere interne per poi confrontarle con quelle del circuito di videosorveglianza comunale.
«I vigili e i soccorritori sono stati tempestivi, sono arrivati subito e hanno fatto l’impossibile, ma il problema sta a valle: sappiamo che l’hanno preso in meno di un’ora, ma cosa si farà? due giorni di cella al massimo?».
La rabbia delle dipendenti diventa un elenco di episodi: «La mia collega poco tempo fa si è storta un dito, inseguendo un taccheggiatore fino alla strada, io mi sono spezzata un’unghia tirandone giù uno dalla bicicletta, strattonandogli la giacca. Cerchiamo di scacciarli standogli addosso, appena li riconosciamo, dicendogli che stiamo chiudendo, e questi per tutta risposta arraffano quello che c’è sul bancone e poi scappano, è successo anche questo».
I profumi si rivendono facilmente, dietro l’angolo, spesso. E non vengono scelti solo dal ladro, in base al prezzo - giovedì sera il delinquente era ben concentrato sugli scaffali di Chanel, ad esempio: «Spesso sono furti “su ordinazione”», spiegano le commesse, «Sono le donne a chiedere i prodotti specifici, tanto che abbiamo dovuto a più riprese insistere perché non si facessero foto all’interno del negozio: era un modo per mostrare ai ladri per quali profumi avrebbero poi pagato».
La dipendente ferita giovedì ha rimediato una frattura multipla al setto nasale, le colleghe presenti difficilmente dimenticheranno l’uscio macchiato di sangue, che suggeriva esiti ben peggiori. La richiesta ora è precisa: «Una pattuglia delle forze dell’ordine che batta via Poerio, sempre».