Ivrea
Poste italiane spinge sull’e-commerce, consentendo ritiri di pacchi e spedizioni dei resi a domicilio, a sempre più tabaccai convenzionati e locker (34 tra gli uni e gli altri in Canavese), oltre agli sportelli tradizionali in 36 uffici sparsi sul territorio, così da intercettare una modalità di acquisto ormai preponderante e inarrestabile. Ed è così che aumentano significativamente le consegne. In Canavese si registra un +9.3% per quanto riguarda i primi tre mesi 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. La conseguenza è che i 130 postini operativi sul territorio non bastano più. Da qui, l’assunzione di nuovi portalettere nella prospettiva di una formazione con inserimento agli sportelli, ma non solo.
Serve più organico anche in funzione della possibilità che negli uffici postali Polis del Piemonte e della provincia di Torino - forse entro settembre - vengano rilasciati i passaporti (cosa al momento possibile, nel nord ovest, solo in nove uffici della Valle d’Aosta), novità attesissima a fronte delle lunghe attese a cui si va incontro facendo domanda in Questura e in Commissariato.
Pacchi, si diceva. Il Canavese conta 36 uffici postali, 5 centri di distribuzione tra Ivrea, Caluso, Cuorgnè, Rivarolo Castellamonte. Sono questi ultimi i luoghi fisici da cui partono i portalettere. Un servizio recapito dai volumi impressionanti (71 milioni i pacchi consegnati in tutta Italia nei primi 90 giorni dell’anno) a proposito del quale Poste italiane invita l’utenza a collaborare, perché è possibile agevolare i postini appena arrivati semplicemente «rendendo accessibile e ben individuabile la propria cassetta delle lettere, esponendo chiaramente la targhetta con il nome e il cognome, e assicurandosi che il numero civico sia ben visibile». L’aumento dei plichi «vede il Canavese in linea con la media regionale», ma è proprio il Piemonte a segnalare il numero più alto d’Italia. «Capillarità, efficienza della distribuzione e la continua trasformazione della rete logistica che nella zona del Canavese può contare su 5 centri di distribuzione e una flotta composta per quasi un quarto di mezzi green, sono i fattori che hanno permesso di raggiungere questo importante traguardo e che concorrono a garantire il servizio di recapito su tutto il territorio, dai Comuni più piccoli alle città più grandi». Comuni piccoli con sempre meno servizi e negozi, dove nella maggior parte dei casi gli uffici postali, se ci sono, sono aperti a giorni alterni. Luoghi fisici che negli anni sono stati soppiantati da interfacce online, tra servizi digitali e acquisti online. Con conseguenze evidenti sul tessuto commerciale dei territori e sulla fruibilità dei centri abitati. Ivrea in questo senso non fa eccezione: crescono costantemente bar e ristoranti (+8 nel 2023), quelle attività cioè trainate dal turismo e dalla domanda di svago. Per contro, chiudono i negozi di abbigliamento e calzature, accessori, il non food in generale, con ben 35 saracinesche abbassate nel 2023. Quanto alla ricerca di portalettere per la provincia di Torino, Poste italiane continua a raccogliere le candidature nonostante il termine sia scaduto domenica scorsa.
