foto da Quotidiani locali
TRIESTE La Pallacanestro Trieste si prepara a firmare il prolungamento della concessione pluriennale del PalaRubini da parte del Comune, sottoscritto otto anni fa e in scadenza nel 2025.
Il punto da segnare è «un progetto di gestione sul lungo periodo», conferma l’assessora agli Impianti sportivi Elisa Lodi, anticipando «la prossima discussione del rinnovo nell’interesse di tutte le parti», considerando che la squadra punta alla Serie A nella finale con Cantù – due delle cinque partite si dovrebbero giocare a Trieste – con le ricadute che il successo potrebbe avere sulla città.
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Il percorso è chiaro e in questa direzione va anche la recente delibera a firma di Lodi per modificare le condizioni di concessione del PalaRubini e riconoscere alla Pallacanestro Trieste il rifondo di una quota delle le spese che la società sosterrà in futuro – e di parte di quelle già sostenute con 347 mila euro – per la manutenzione dell’impianto.
La novità è che queste potranno essere riconosciute anche senza preventiva autorizzazione del Comune, come sarebbe invece previsto per un ente concessionario.
La società mette così a segno «un’importante tappa nel percorso di gestione del PalaRubini», commenta il general manager della Pallacanestro Trieste Micheal Arcieri, precisando come la delibera «permette di rientrare di una serie di costi avuti per mantenere la struttura», in sicurezza e idonea a ospitare eventi. Il dialogo tra Pallacanestro e Comune «procede su vari fronti, compreso lo schema di concessione della struttura: un dialogo positivo che – per Arcieri – mette al centro sport e volontà di creare link con incoming turistico e gestione manageriale».
Il testo della delibera prevede un rifondo di parte delle spese che la società sosterrà per la «manutenzione straordinaria o di migliorie non scorporabili dalla struttura e che ne aumentano il valore immobiliare». È il caso, ad esempio, del nuovo tabellone elettronico segnapunti, acquistato dalla società per 316 mila euro: cifra che adesso sarà in parte (173 mila euro) rifondata dal Comune, proprietario dell’impianto.
La modifica alle condizioni di concessione avrà infatti valore retroattivo, poiché nella delibera è compreso anche un riconoscimento ex post di parte dei costi già sostenuti dalla Pallacanestro Trieste dal 2021 a oggi (in particolare dalla precedente proprietà) per il mantenimento del PalaRubini, con l’acquisto – dettaglia Lodi – oltre che del tabellone anche di seggiolini e canestri per i campi parterre, più altre opere tra cui la manutenzione della tribuna vip o l’impianto di illuminazione. Interventi per un valore di 615 mila euro, realizzati direttamente dalla società ma assimilabili a «manutenzione straordinaria» che sarebbe comunque spettata al Comune o «migliorie non scorporabili dal PalaRubini», e che adesso saranno riconosciuti alla Pallacanestro con 347 mila euro.
La delibera è stata approvata a maggioranza, ma non votata dal centrosinistra, restio su alcuni punti di un documento che potrebbe «esporre a eventuali ricorsi su opere non autorizzate dal Comune» o «discrimini tra società sportive».
La modifica alle condizioni di concessione del PalaRubini alla Pallacanestro Trieste passa a maggioranza ma non è votata dal centrosinistra. Se, come evidenziato dal puntofranchista Alberto Pasino, «intervenire sulla concessione in essere mi pare modifichi le condizioni esistenti all'atto della sua assegnazione, cosa che mi lascia perplesso», per la consigliera di At Giorgia Kakovic «supportare le associazioni sportive è giusto, ma questa modalità – dice – costituisce un precedente pericoloso che rischia di rendere ingestibile la situazione degli impianti sportivi comunali».
Senza contare «l’esposizione a possibili ricorsi che potrebbe generare il riconoscimento economico retroattivo di interventi realizzati senza autorizzazione del Comune».
Il testo «in realtà non fa differenze tra società sportive ma si inserisce nella proficua collaborazione tra Comune e Pallacanestro in piedi da anni», e in particolare con la nuova proprietà, precisa Lodi. I dialoghi con la società sono del resto in corso «da mesi» perché «continui a svolgere la propria attività nel PalaRubini».
L’assist è favorevole ed è probabile si andrà verso un’estensione della concessione alla Pallacanestro Trieste: proprio questo punto, fa sapere Lodi, «sarà oggetto di una seconda delibera che porteremo all’attenzione nelle imminenti settimane».—
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