Un gruppo coeso e compatto, una squadra composta da giocatrici in grado di mettersi a disposizione le une delle altre e, insieme, del team. È questo uno degli elementi cardine che la Cda Volley Talmassons Fvg dovrà avere per affrontare la A1 secondo Alexandra Botezat, il nuovo acquisto del club del presidente Ambrogio Cattelan. Centrale classe 1998, 196 centimetri di altezza, Botezat in questo periodo sta scrivendo la tesi di laurea magistrale in Psicologia del lavoro proprio sul tema delle dinamiche di gruppo.
Alexandra, quanto il lavoro in team è fondamentale per ottenere un obiettivo?
«Il mio percorso di studi, unito all’esperienza in palestra, mi ha insegnato che la coesione, la condivisione degli obiettivi, la gestione della leadership, sono essenziali. La teoria mi ha aiutato a leggere certe dinamiche di squadra da un punto di vista diverso e, soprattutto, a capire che è questo uno degli aspetti che può decidere le sorti di una stagione».
Lo sarà quindi anche per la Cda che punterà alla salvezza?
«Certamente. Uno dei fattori che reputo determinanti sarà la capacità di ogni giocatrice di mettersi a disposizione delle altre e dello staff, contribuendo a dare compattezza al gruppo. Sarà una stagione difficile e l’obiettivo salvezza sarà impegnativo: dovremo lavorare molto per affrontare tante gare importanti senza abbatterci se le cose magari non andranno subito come sperato».
Che stagione si aspetta?
«Sappiamo che ci sono almeno cinque top team che sarà complicato affrontare. Con le altre formazioni del girone che, come noi, punteranno a mantenere la categoria, giocheremo invece tanti scontri diretti e ogni partita avrà il sapore di una finale».
La Cda la cercava da tempo...
«Ci eravamo parlati ancor prima della promozione ed ero contenta anche di fare un campionato di A2 con l’obiettivo di salire. Invece è andata meglio del previsto. Ho apprezzato molto gli obiettivi chiari e il percorso intrapreso in questi anni dal club che ogni stagione ha ottenuto qualcosa in più. Nell’ambiente si parla molto bene della società e trovare un accordo è stato semplice».
La palleggiatrice Eze ha un gioco molto veloce e vario. Anche questo aspetto ha influito sulla sua scelta?
«Sì, ho affrontato Eze da avversaria e l’ho seguita durante il campionato: la velocità del suo gioco era molto alta per la A2 e sono sicura che si adatterà bene alla A1; le piace molto sfruttare le centrali in attacco e questo per il mio ruolo è importante. Lavoreremo subito per trovare l’intesa».
Il mondo del volley friulano è in trepida attesa dell’A1: avverte la responsabilità di guidare la squadra in questa avventura?
«Più che di responsabilità parlerei di entusiasmo e voglia di fare bene. Inizieremo a sentire il calore e la curiosità della gente alle prime uscite amichevoli a fine estate e non vedo l’ora: mi piace vedere tante persone in palestra e sentire l’affetto dei tifosi, anche quando mi fermano al supermercato».