UDINE. La retrocessione in Serie B sarebbe per l’Udinese un durissimo colpo da assorbire. Gli aspetti interessati sarebbero molti, in primis quello sportivo. Com’è noto i bianconeri frequentano l’élite tricolore dal 1995 senza interruzioni. Ci sono tuttavia altre dinamiche da tenere in considerazione.
La discesa tra i cadetti rappresenterebbe per la Zebretta un danno, oltre alla beffa, per quanto riguarda il cosiddetto “paracadute”, il contributo economico che spetta ai club che scendono al piano calcistico inferiore. La cifra che incasserebbe in questo caso la società friulana sarebbe di 20 milioni, inferiore ai 25 che le dovrebbero essere assegnati sulla carta.
Da cos’è data la differenza? Il ragionamento non è complesso, ma va spiegato nel dettaglio. Innanzitutto il “paracadute” è una sorta di risarcimento previsto dalla Lega Serie A legato alla retrocessione in B. Viene assegnato per attutire il colpo economico scaturito dal downgrading sportivo, che si manifesta immediatamente in minori ricavi (legati soprattutto ai minori introiti televisivi) a cui non corrisponde un’automatica riduzione dei costi (i contratti in essere dei giocatori rimangono tali).
Per questo motivo viene assegnata alle tre squadre che abbandonano la Serie A una cifra complessiva di sessanta milioni. La quota viene divisa in base alla fascia in cui il club si trova: 10 milioni a ognuna delle formazioni che ha preso parte al massimo campionato per una sola stagione (fascia A); 15 milioni a ogni società che ha partecipato a due delle ultime tre stagioni di serie A (anche non consecutive, fascia B); 25 milioni a ogni sodalizio che ha fatto parte dell’élite a tre delle ultime quattro agonistiche (anche non consecutive, fascia C). In quest’ultima categoria fanno parte le due squadre già retrocesse, ossia Salernitana (in A dal 2021 senza interruzioni) e Sassuolo (in A dal 2013 senza pause). A loro spetterebbero già 50 dei 60 milioni previsti.
Anche all’Udinese, ai massimi livelli da 29 anni, spetterebbe in caso di caduta tra i cadetti 25 milioni: la cifra complessiva da erogare arriverebbe a 75 milioni, superiore perciò a ai 60 stanziati stagione per stagione. Da qui il taglio di cinque milioni per ognuna delle società che, dalla prossima stagione, farebbero parte dei cadetti. Le “tre sorelle” registrerebbero un’entrata perciò di 20 milioni ciascuna.
La scorsa annata agonistica la cifra spartita era sempre stata di sessanta milioni, senza tagli: a Spezia e Sampdoria, club di fascia C, arrivarono 50 milioni; alla Cremonese, sodalizio di fascia A, 10. Per l’Udinese quel segno “meno” di 5 milioni rappresenterebbe appunto il danno, che si aggiunge dal punto di vista economico al notevole minore introito che si registra dai diritti televisivi. Insomma, riassumendo si può dire che la formazione di Fabio Cannavaro ha un altro, valido, motivo per rimanere tra le migliori venti squadre d’Italia. Domenica a Frosinone si giocherà una partita che vale almeno 5 milioni di euro