Il decimo World Water Forum, svoltosi nei giorni scorsi a Bali, Indonesia, ha posto al centro del dibattito internazionale una questione di crescente urgenza: la sostenibilità delle risorse idriche. In un mondo in cui il fabbisogno idrico globale continua a crescere esponenzialmente, trainato dalla crescita demografica e dallo sviluppo industriale, la disponibilità di acqua di qualità e in quantità sufficiente sta diventando sempre più critica. Il degrado ambientale e i cambiamenti climatici stanno ulteriormente aggravando la situazione, rendendo necessario un intervento coordinato e internazionale.
L’acqua potabile è un diritto fondamentale per la sopravvivenza umana. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni persona necessita di 20-50 litri di acqua potabile al giorno per soddisfare le esigenze basilari di idratazione, preparazione del cibo e igiene personale. Oltre all’uso personale, l’acqua è cruciale per la sanificazione, che è essenziale per prevenire malattie e mantenere la salute pubblica, specialmente in contesti di crisi sanitarie. La garanzia di questo minimo vitale è un obiettivo prioritario per tutte le nazioni.
La disparità nell’accesso alle risorse idriche tra i diversi paesi richiede soluzioni innovative e una collaborazione internazionale più intensa. Il forum ha sottolineato l’importanza della condivisione di tecnologie avanzate, come i sistemi di desalinizzazione più efficienti e le tecniche di irrigazione a basso consumo, che possono ridurre significativamente queste disparità. È fondamentale che le nazioni con avanzate capacità di gestione delle risorse idriche trasferiscano conoscenze e tecnologie ai paesi in via di sviluppo. Questo scambio non solo aiuta a gestire meglio la risorsa, ma promuove anche uno sviluppo sostenibile a livello globale
Tuttavia, il cambiamento climatico rappresenta una delle principali cause della scarsità d’acqua, della sua imprevedibilità e della sua contaminazione. Eventi meteorologici estremi, come siccità e alluvioni, stanno diventando sempre più frequenti e intensi, mettendo a dura prova le risorse idriche mondiali. Il forum di Bali ha evidenziato l’importanza di riconoscere l’interconnessione tra acqua, cibo ed energia, noto come il nexus Water-Food-Energy. Politiche integrate che considerano queste tre risorse in modo olistico possono contribuire a mitigare gli impatti negativi del cambiamento climatico e a promuovere la sicurezza alimentare ed energetica.
La scarsità d’acqua non è solo una questione ambientale, ma può rappresentare una minaccia per la pace e la sicurezza internazionale. Conflitti per l’accesso e il controllo delle risorse idriche sono già una realtà in diverse parti del mondo. È imperativo che la comunità internazionale riconosca l’importanza dell’acqua come risorsa strategica e lavori per prevenire tensioni e conflitti attraverso una gestione equa e sostenibile. Questo richiede un impegno condiviso per promuovere una governance dell’acqua che sia trasparente e inclusiva.
Il X World Water Forum ha evidenziato che l’acqua è una risorsa preziosa e indispensabile, la cui gestione richiede attenzione e azione a livello globale. Attraverso l’innovazione, la cooperazione e una gestione integrata delle risorse, possiamo affrontare le sfide attuali e future, garantendo un accesso equo e sostenibile per tutti. Solo con un impegno collettivo possiamo sperare di superare le difficoltà e assicurare un futuro prospero per le generazioni a venire, nel solco di una “prosperità condivisa” come riportato nel titolo della conferenza di quest’anno. Infine va considerato che l’Italia è in prima linea nel contrasto alla scarsità idrica unita al cambiamento climatico. Infatti nella recente riunione ministeriale G7 di Torino, la nostra Nazione si è impegnata nella istituzione di una G7 Water Coalition per identificare obiettivi comuni contro la crisi globale dell’acqua.
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