GROPELLO. Interrogata per ore, mentre era al Pronto soccorso ancora sotto choc. Tra le lacrime ha continuano a ripetere che lei e il suo fidanzato stavano solo giocando, convinti che la pistola fosse scarica. «Ho sparato senza sapere che fosse carica», avrebbe detto alla pm Chiara Giuiusa e ai carabinieri.
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La ragazza di cui parliamo è la 19enne che era in casa con l’agente di polizia locale 22enne ferito a morte sabato pomeriggio da un colpo di pistola partito dalla sua pistola d’ordinanza. Entrambi di Gropello, fidanzati da un paio d’anni, i due erano a casa di lui, agente della polizia locale di Mortara.
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Ora la 19enne è indagata per omicidio colposo. Sabato sera, dopo la tragedia, è stata portata sotto choc al Pronto soccorso, dove è stata interrogata. Con lei c’era anche il suo avvocato difensore. L’interrogatorio è stato sospeso più volte a causa delle condizioni psicologiche della ragazza. La 19enne è poi tornata a casa.
Gli inquirenti sembrano convinti che si sia trattata di una fatalità.
