Editoriale post Fiorentina. Il Napoli, ieri sera, al Franchi di Firenze, contro la Viola, ha portato a casa un pareggio per 2 a 2 che non serve a nulla, ormai. Con questo risultato gli azzurri, a meno di un improbabile suicidio da parte dei gigliati, nelle due prossime partite, possono dire addio anche alla qualificazione in Conference League. Neanche un eventuale trionfo della Fiorentina, nella finale della terza manifestazione continentale, ad Atene, contro l‘Olimpyakos, aprirebbe ai partenopei le porte dell’Europa, perche in questo caso, da regolamento Uefa, non ci sarebbe posto per un’italiana nella manifestazione meno prestigiosa delle altre due. Riguardo all’anticipo con la formazione di Italiano, rispetto al match con il Bologna, si è vista una squadra più volenterosa e meno arrendevole, tuttavia il solito errore difensivo e il mancato raddoppio, dopo il vantaggio iniziale di Rrahmani, non hanno consentito un successo che, ai punti, sarebbe stato meritato. Ma, ora, stare a rimpiangere quello che non si è fatto non porta a niente, sta di fatto che la squadra di Calzona, più del nono posto non può aspirare, il che significa cambiare pure i piani del ritiro estivo, dal momento che il Napoli sarà chiamato a scendere in campo, già il dieci di agosto per giocare i preliminari della Coppa Italia, edizione 2024/25. Al Franchi, abbiamo assistito ad un classico match di fine campionato, con due formazioni aperte, votate all’attacco che hanno dato vita ad un calcio piacevole, in virtù di una delle migliori prestazioni dei partenopei, durante quest’annata assolutamente sciagurata. Se solo, il Napoli avesse giocato. in passato, con la medesima intensità e determinazione, sarebbe, oggi, quasi sicuramente in tutt’altra posizione di classifica, magari con minimo sei o sette punti in più. Dopo un avvio assai brillante, gli uomini di Calzona, in versione inedita, vista la presenza da titolari di Mazzocchi, Ostigard e Simeone, hanno sbandato negli ultimi minuti della prima frazione di gioco, facendosi riprendere e poi superare dai toscani che, in men che non si dica, sono passati dallo 0 a 1, al 2 a 1. Il vantaggio dei padroni di casa è stato propiziato da una punizione dal limite, trasformata da Biraghi in gol, sotto la traversa, Una rete magnifica su calcio piazzato, che non si vedeva da molto. Per fortuna, nel secondo tempo, gli ospiti non si sono smarriti ed hanno ripreso a giocare, sebbene non alla stessa stregua del primo. Quindi il georgiano, forse il migliore di tutti, ha dato anch’egli sfoggio della sua bravura, realizzando la rete del 2 a 2, con un’altra punizione dal limite veramente esemplare. Mai viste due punizioni da fuori area così belle, in una sola gara. Questa squadra, l’anno prossimo, non può prescindere da Kvaratskhelia; il talento venuto dalla Georgia, possiede ancora molti margini di miglioramento, per cui si dovrà ripartire da lui per costruire una rosa competitiva, guidata da un allenatore con gli attributi da vendere. Kwicha sarà il leader del nuovo Napoli che nascerà dalle ceneri di questo. Per concludere, bisogna registrare il forte disappunto, per l’andamento negativo di questa stagione, da parte dei tifosi partenopei ultrà, i quali hanno esposto dal settore ospite, uno striscione molto severo nei confronti dei giocatori. Lo striscione recitava:“Solo gli ultras vincono sempre”.
Un messaggio molto chiaro che evidenzia la forte delusione e l’amarezza per quanto di brutto hanno visto nel corso dell’intera annata calcistica, non all’altezza delle aspettative. Cosa farà adesso De Laurentiis per riparare agli errori cmmessi? Lo scopriremo solo vivendo !
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