L’Italia ha firmato l’impresa per eccellenza della propria storia agonistica e ha scritto una memorabile, indimenticabile, indelebile pagina di antologia dello sport tricolore. La nostra Nazionale si è qualificata ai Mondiali di pallamano maschile, coronando un sogno che sembrava irrealizzabile fino a pochi anni fa, concretizzando una magia in cui pochissimi eletti avrebbero creduto. Troppo bello per essere vero, quasi da tirarsi un pizzicotto per crederci davvero: dal 14 gennaio al 2 febbraio 2025, tra Croazia, Danimarca e Norvegia, anche i ragazzi del DT Riccardo Trillini saranno protagonisti nella rassegna iridata.
L’Italia giocherà i Mondiali per la seconda volta nella sua storia: l’unico precedente era datato 1997, quando tra l’altro si riuscì a battere l’Argentina e pareggiare con la Norvegia nella prima fase a gironi. Gli azzurri hanno sconfitto il Montenegro per 34-32 nel match di ritorno del terzo turno dei playoff, dopo la vittoria con sei gol di scarto (32-26) ottenuta nel confronto d’andata disputato tre giorni fa a Conversano. I nostri portacolori non si sono limitati a gestire il margine, ma hanno giocato con enorme personalità nella bolgia della Moraca di Podgorica, zittendo 6.000 spettatori calorosissimi che non sono bastati a trascinare i padroni di casa.
Dopo aver battuto la Turchia in un palpitante primo turno (sconfitta per 37-28 in trasferta, vittoria per 37-27 a Chieti) e dopo aver demolito il Belgio nel secondo playoff (successi per 29-25 e 33-31), la nostra Nazionale ha completato l’opera. Dopo 60 minuti di passione in terra balcanica, gli azzurri sono scoppiati in lacrime e hanno festeggiato una memorabile qualificazione ai Mondiali che riempie il cuore di gioia. E non finisce qui: il sogno continua, il viaggio prosegue dopo essere partiti da lontanissimo e aver lottato con le unghie e con i denti per giungere fino a questa domenica 12 maggio, che diventa una data miliare della pallamano italiana.
Umberto Bronzo e Simone Mengon sono i migliori marcatori con otto reti a testa, sei gol invece per Giacomo Savini e Andrea Parisini. Mikael Helmersson ha chiuso con due marcature, un gol a testa per Gianluca Dapiran, Davide Bulzamini, Marco Mengon, Thomas Bortoli. Impeccabile il portiere Domenico Ebner (dieci parate), nella ripresa c’è stato spazio anche per Andrea Colleluori tra i pali. Tra le fila del Montenegro il migliore è stato Ruka Radovic (6 gol).
La partita incomincia in salita per l’Italia, visto che Pablo Marrochi si infortuna dopo 3′: in un contrasto il centrale si fa male alla caviglia ed esce dal campo zoppicante. Trillini è costretto a ridisegnare la formazione, ma gli ospiti non si scompongono. Il capitano Andrea Parisini mette a segno tre dei primi cinque gol azzurri, poi si scatena Giacomo Savini: micidiale sassata dalla distanza e affondo di personalità per il 7-5. Umberto Bronzo sale in cattedra dopo i tredici gol segnati all’andata e in contropiede segna il 9-5, poi sono ancora Savini e Parisini a esprimersi al meglio in fase offensiva (12-7).
A quel punto l’Italia inizia a faticare in attacco, perde qualche pallone di troppo e il Montenegro si avvicina di prepotenza (12-11). La Moraca si fa rovente, ma Bronzo ricaccia indietro i padroni di casa con un tiro dai sette metri (13-11) e Thomas Bortoli è glaciale con un’invenzione dalla fascia. Bronzo è spettacolare quando sbaglia un rigore, ma riprende subito la palla e in tuffo insacca il 16-13, a cui fa seguito la stoccata di Mikael Helmersson. Il primo tempo si chiude sul 17-13, da annotare le sette parate di un sontuoso Domenico Ebner.
Helmersson apre la ripresa con la rete del 18-14, poi Simone Mengon è spettacolare in un’azione e si inventa il 20-17 tirando sul primo palo. Bronzo sfrutta la superiorità numerica per segnare il 22-19 dopo nove minuti, poi sono ancora Parisini e Simone Mengon (sublime staffilata dai nove metri) ad alzare il ritmo, affiancati da uno splendido Bronzo per il 25-20. A quel punto l’Italia può davvero controllare la situazione, considerando anche i sei gol di scarto dell’andata. Il Montenegro non ne ha più per reagire e gli azzurri volano: invenzione di Savini, pallonetto di Parisini, Bronzo impeccabile (30-27). Il finale è di totale amministrazione, la nostra Nazionale vince la partita e vola ai Mondiali 2025.