Da Roma, il nostro inviato
La giornata di giovedì 9 maggio, oltre ad essere caratterizzata da un repentino cambio d’umore del cielo di Roma da un mattino quasi estivo a un uggioso pomeriggio di novembre, appartiene a Francesco Passaro, capace di ottenere la prima vittoria in carriera agli Internazionali d’Italia. E che vittoria, dopo interruzioni, match point annullati (3), rimonte, e alla fine è arrivato il successo sul francese Rinderknech per 6-7(3) 7-5 7-6(7). In una conferenza stampa in cui oltre alla gioia trasudava anche una certa stanchezza in vista del match di venerdì (contro l’olandese Griekspoor testa di serie n.23), il perugino è stato adeguatamente celebrato.
D: “Sta diventando un torneo incredibile…tra interruzioni per pioggia, rimonte fatte, rimonte subite…“
Passaro: “Sì, una montagna russa continua. Sta andando bene però, magari tutte le settimane fossero così. Mi sto godendo ogni singolo punto, ogni singolo momento di questo bellissimo torneo, giocando in un’atmosfera del genere. Per me è un qualcosa di incredibile, il pubblico è incredibilmente caldo, il Pietrangeli è il mio campo preferito, ed è un onore averci giocato e averci vinto una battaglia così“
D: “Qual è stato il momento più complicato? Ieri eri 5-2 sotto, non dico che sembrasse finita da fuori…ma quasi“
Passaro: “Sicuramente ieri sono riuscito a rimanere attaccato alla partita, anche se dopo l’interruzione non sono rientrato benissimo, ho fatto 2 o 3 errori…credevo fosse quasi finita. Però ho cercato di giocare per la gente, per chi faceva il tifo, sono rimasto attaccato a quel game e dopo sono riuscito a fare il primo break. Da lì l’energia è aumentata, ho cercato di cavalcare l’onda. Poi c’è stata la seconda sospensione…non è stato facile rientrare in campo“
D: “Cosa hai sognato stanotte?“
Passaro: “Ho sognato il primo game in cui dovevo battere (ride). Non è stato semplice, la tensione era molta perché sapevo che la partita poteva durare poco come anche di più…com’è stato. Sono contento di come ho gestito le interruzioni, di come ho gestito il palcoscenico che si era creato, anche per me è una delle prime volte davanti a tutto questo pubblico in un contesto così importante“
D: “Cosa ti possono dare le emozioni che hai vissuto in questi giorni per il resto della stagione e anche più avanti?“
Passaro: “Sicuramente mi devono dare consapevolezza dei miei mezzi, la cosa che mi manca un po’ di più. Prima di questo torneo non avevo chiaro fin dove potevo arrivare, quindi sono contento di aver acquisito consapevolezza da portare in campo anche negli allenamenti, nei prossimi tornei che non saranno il Foro Italico…e magari andrò a giocare in Macedonia“
D: “La mia sensazione è che rispetto all’inizio dell’anno scorso in cui eri solo 100, e ora sei fuori dai 200, giochi meglio ora. Questa sensazione ce l’hai addosso?“
Passaro: “Sono consapevole di questo, mi sento molto più maturo, ho creato il mio bagaglio di colpi, di tattica, anche a livello mentale mi sento più maturo. C’è stato un anno di esperienze molto importante, ho cercato di far tesoro delle lezioni che ho avuto, e ora devo portarle dentro il campo. Credo di star lavorando molto bene tutti i giorni, quindi i risultati sono frutto di impegno e di passione“
D: “Sul tema della fiducia: quali sono i tuoi dubbi?”
Passaro: “Non so bene io fin dove posso arrivare, delle volte c’è la paura di non arrivare dove magari è il mio obiettivo. Invece il mio team continua a supportarmi, mi aiuta soprattutto nei momenti brutti, dopo magari qualche sconfitta con giocatori di classifica più bassa, sconfitte negative dove tendo a buttarmi giù. Ultimamente sto sviluppando una visione più negativa, e loro mi hanno aiutato in questo“
