VIGEVANO
È morto nella notte tra lunedì e martedì l’ex consigliere comunale di Vigevano, Vincenzo Rosato. Aveva 83 anni ed era malato di tempo. Il suo nome è legato a un lungo periodo in municipio e al suo impegno prima nel Pci e poi via via fino al Pd: dopo una parentesi come presidente del quartiere Brughiera-Cascame (suo approdo a Vigevano dalla natia Episcopia, in provincia di Potenza, e da allora autentico bacino di voti, «cercati spesso uno a uno», come ricorda l’ex sindaco Bonecchi, girando per le scale delle case popolari o della Cascami Seta, l’azienda dove ha sempre lavorato), nel 1993 viene eletto in consiglio e così anche nelle tre elezioni successive.
Dopo, dal 2010, l’impegno si è spostato sul volontariato, con l’associazione culturale delle genti lucane, che ha diretto sino al 2016.
«Siamo addolorati per la scomparsa del compagno Vincenzo Rosato – è il commento della segreteria cittadina del Partito Democratico - È stato un vero esempio per Vigevano e ha fatto tanto per i suoi concittadini: una passione e un impegno che l’hanno visto diventare un punto di riferimento al Cascame e alla Cascami Seta, in consiglio comunale e nell’associazionismo, soprattutto nella sua amata associazione lucana. Lo ricordiamo sempre attivo fino all’ultimo sui temi del lavoro e del rilancio della città».
I funerali di Vittorio Rosato sono stati fissati per giovedì 2 maggio alle ore 14.30 in Duomo: l’ex consigliere lascia la moglie e due figli.
«Rosato è stata una persona pacata, dignitosissima, rispettata da tutti – racconta ancora Valerio Bonecchi – Ricordo anche che aveva scritto due libri e nel primo ha raccontato i primi anni di vita da immigrato a Vigevano. Una vera persona perbene». O. D.
