foto da Quotidiani locali
Più spazio per i corsi nuoto e addio ai tuffi. Costa troppo mantenere e gestire la vasca profonda cinque metri nella piscina di Lambioi. Sportivamente Belluno ha inviato al Comune una proposta di trasformazione della vasca, che prevede l’innalzamento del fondo, per portarlo a 1,80-2 metri (la profondità della vasca nuoto). Non ci si potrà più tuffare, per ragioni di sicurezza, nemmeno dai trampolini a un metro dall’acqua. Si prevede anche di smantellare il castello tuffi, che porta gli atleti fino alla piattaforma dei dieci metri: l’ipotesi è di allestire un sistema di scivoli, per creare un’area gioco e svago per i bambini.
La proposta fatta da Sportivamente è stata accolta dal Comune, che con la variazione al bilancio che sarà portata in consiglio martedì stanzia 150 mila euro per gli interventi. Altrettanti li metterà Sportivamente. «Faremo una manifestazione d’interesse per individuare uno sponsor che finanzi la cifra necessaria», spiega l’amministratore unico Andrea Terribile. Che illustra anche le ragioni della scelta di trasformare la vasca tuffi: «È poco usata, mentre in vasca nuoto mancano spazi, e i costi di gestione sono altissimi».
I corsi sono numerosi, e con le corsie occupate restano pochi spazi per il nuoto libero. «Con questo progetto, che è agli albori, pensiamo di spostare alcuni corsi in quella che adesso è la vasca tuffi, così da liberare due corsie della vasca nuoto che è quella che economicamente rende di più». L’aspetto dei costi è stato determinante nella decisione: a incidere è il riscaldamento dell’acqua. «Anche per questa ragione, infatti, in prospettiva vorremmo installare su entrambe le vasche di Lambioi una copertura, in modo da mantenere la temperatura durante la notte», aggiunge Terribile. «Trasformare la vasca tuffi ci garantirebbe un risparmio di almeno 50mila euro l’anno».
Con il progetto, dunque, sparirà l’attività tuffi a Lambioi. Non quella dei sub, «perché per ottenere il brevetto basta una profondità di due metri», precisa Terribile.
«Era già stata fatta un’analisi per trasformare la vasca tuffi dai miei predecessori, ma dovremo dare un incarico ad uno studio di progettazione specializzato per definire nel dettaglio l’intervento. Per questo dico che siamo agli inizi».
Il Comune, come detto, ha sposato la proposta. Che non è nuova: l’aveva lanciata anche il primo assessore al bilancio della prima giunta Massaro, ma quell’idea tramontò a fronte di un’ipotesi di investimenti per valorizzare invece la struttura. Ora la strada appare segnata. «Non abbiamo un grande indotto dai tuffi, mentre dai corsi nuoto sì», commenta il sindaco Oscar De Pellegrin. «Comunque ci confronteremo con Sportivamente sul progetto. Nel frattempo stanziamo i fondi necessari, per averli pronti. Eventualmente saranno spostati su altri interventi comunque necessari in piscina».
