Il tabellone maschile del Masters 1000 di Miami 2024 si è allineato agli ottavi di finale, con l’Italia che può sorridere per la splendida vittoria di Lorenzo Musetti su Ben Shelton per 6-4 7-6. Il toscano dovrà vedersela al prossimo turno con il n.2 al mondo Carlos Alcaraz, mentre gli altri azzurri ancora in gioco Jannik Sinner e Matteo Arnaldi sfideranno rispettivamente l’australiano O’Connell ed il ceco Machac. Di questo e di molto altro si è parlato nella puntata odierna di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo (giornalista e telecronista di Eurosport) e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospite Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport).
“Stiamo parlando di un giocatore speciale. Musetti è indubbiamente una tipologia di tennista che ha delle qualità e che possono fare la differenza anche in campo contro i giocatori forti. Poi ovviamente ci sono delle combinazioni più o meno favorevoli. Shelton è stato preso quasi subito, appena arrivato nel circuito l’anno scorso agli Australian Open, come un fenomeno. Un po’ perché abbiamo la mentalità esterofila e un po’ perché Shelton è forte, però ha dei difettucci”, dichiara Puppo.
“Se sbagli tanto poi è difficile portarla a casa, Shelton è venuto avanti diverse volte ma ancora non sa bene come farlo. Lui va avanti perché tanto tira forte e non pensa che l’altro possa fare il passante, ma ieri ne ha trovato uno che gli ha fatto capire come funzionano i passanti. 5 punti su 22 discese a rete per uno come Shelton è un dato che non va bene. È un po’ tanto compiacente e si guarda molto. Secondo me dovrebbe essere un po’ più concreto e ricordarsi che non tutti i punti sono uguali. È giusto esaltarsi, ma magari un po’ meno. Maturando lo farà probabilmente”, prosegue il giornalista di Eurosport.
Sulla prestazione di Musetti: “Nell’intervista di fine match ha ricordato di essere cresciuto con Alcaraz tra i 13 ed i 14 anni, anche se c’è un anno di differenza tra i due. Si sono conosciuti molto anche da giovani. Quello che noto di Musetti è che quando lui ha quel mood – in cui si libera di quelle tensioni ed è nel match – è un animale da partita. Ieri lo ha dimostrato un’altra volta. Quando ha avuto 5 palle break negli ultimi due turni di servizio del secondo set prima di andare al tie-break contro Shelton, un avversario che non te le concede tanto facilmente, poteva avere un piccolo contraccolpo al tie-break ed invece no”.
“Lorenzo ha giocato bene, si diceva di stare avanti e ogni tanto si dimenticava di farlo trovandosi a giocare soprattutto il diritto da lontano. Quando trova l’avversario per esaltare in particolare il rovescio, è davvero bello da vedere. Questo Musetti si avvicina molto bene alla stagione sulla terra. Con questi punti a Miami in qualche modo si crea una specie di paracadute in vista delle pesanti scadenze delle prossime settimane. Non era mai successo di avere tre italiani agli ottavi in un Masters 1000 sul cemento. Ribadiamolo, 2001 Arnaldi e Sinner, 2002 Musetti. Questo è un dato che va agganciato a questa statistica, perché è ancor più notevole“, aggiunge Puppo.
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