Sono sempre di più le persone che soffrono di disturbi dell’alimentazione, e l’età di comparsa di questi disturbi si sta abbassando. Il 15 marzo ricorre la Giornata dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna). Asst Pavia è ente capofila del progetto avviato da Ats Pavia che mira al rafforzamento della rete dei servizi per questi disturbi, gestendo l’organizzazione dei servizi di primo livello sul territorio lomellino, grazie al potenziamento dell’ambulatorio per i disturbi dell’alimentazione, che si trova nella palazzina rosa dell’ospedale. L’ambulatorio vede la collaborazione di nutrizionisti, diabetologi, specialisti di malattie endocrine, psicologi e psichiatri. Da gennaio è stata ampliata l’offerta, grazie ad un finanziamento di Regione Lombardia che ha consentito l’assunzione di professionisti.
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«I disturbi dell’alimentazione comprendono anoressia, bulimia, ma anche quadri più sfumati – spiega Nadia Cerutti, direttore delle strutture complesse di Nutrizione clinica, diabetologia e malattie endocrine –. Si stima che il 40% circa dei casi non venga diagnosticato. È importante riconoscere il prima possibile questi disturbi, perché il trattamento tempestivo è un decisivo per una reale guarigione e per evitarne la cronicizzazione. Abbiamo scelto Vigevano per far sì che ci possano raggiungere anche i pazienti che vivono in Lomellina e che altrimenti dovrebbero andar a Pavia, dove operano i nostri partner: l’istituto Mondino, la Fondazione Maugeri, Asp, il San Matteo e Villa Esperia. Indispensabile è il rapporto con il medico di famiglia o il pediatra, che risultano le vere sentinelle sul territorio. Solo così possono essere colti i segnali di rischio e i segni precoci, e iniziare trattamenti adeguati».
«Grazie al finanziamento della Regione – aggiunge Giovanni Migliarese, primario di Psichiatria – abbiamo un'equipe più ampia che può dare una prima risposta a questi bisogni. Per ora posso dire che le pazienti che si sono rivolte all’ambulatorio sono prevalentemente donne. Il disturbo più comune è il binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata, ndr), ma ci sono anche delle persone che soffrono di anoressia e bulimia. Adesso vogliamo allargare la possibilità di effettuare delle valutazioni psichiatriche anche in altre situazioni. L'obiettivo è quello di offrire attenzione anche allo stato psichico del paziente in generale».
Per accedere all’ambulatorio basta un’impegnativa di prima visita dietologica con quesito diagnostico “Sospetto Dna”, redatta dal medico di base o dal pediatra. Per informazioni scrivere a ambulatorio_dan@asst-pavia.it Selvaggia Bovani