Se ne sono andati a 19 giorni di distanza, non è stato possibile per lei vivere senza la sua metà. Quello di Sandro Petenò e Franca Bianchet è stato un amore indissolubile, talmente forte da non poter concepire la vita l’uno senza l’altra. Sandro è mancato lo scorso 6 febbraio all’età di 76 anni, mentre sua moglie Franca Bianchet, lo ha raggiunto domenica 25 febbraio a 68 anni.
La vita di lui è stata stroncata da una lunga malattia, quella di lei dal crepacuore e la loro assenza è destinata a farsi sentire non solo tra familiari e amici, ma anche tra tutti coloro che erano soliti recarsi al loro banco al mercato per acquistare pesce fresco.
Vivevano da sempre a Quinto ed erano diventati un punto di riferimento per l’intera comunità. Lui aveva aperto la sua attività di commercio di pesce l’8 agosto del 1980, grazie al coraggio di Franca, che lo aveva spinto a rilevare la licenza da un signore di Silea. «Sono gli anni ’80, lascia il posto fisso e cominciamo questa nuova avventura, andrà bene» gli aveva detto lei. «Nascono così le pescherie Bianchet» racconta Davide, loro figlio: «mio papà ha cominciato a vendere pesce con un’ape a tre ruote e oggi siamo arrivati ad un bilico di 8, i miei genitori hanno insegnato a me, mia sorella e a tutti i nipoti cosa significa il sacrificio, il duro lavoro, ma anche la gentilezza e il saper essere presenti per chi ci vuole bene».
Da quell’8 agosto le cose sono andate sempre meglio e il sogno di poter vivere del commercio di pesce è diventato una realtà che mantiene la terza generazione della famiglia, ogni giorno è possibile trovare il banco nei mercati di mezza provincia e anche oltre: Motta di Livenza, Pramaggiore, San Liberale, Lanzago e San Stino di Livenza.
Sandro e Franca si sono sposati nel 1975, lei aveva alla spalle un’infanzia difficile, ma insieme a lui ha saputo costruire una famiglia unita, quella di cui non aveva potuto godere quando era appena una bambina e fu abbandonata in orfanotrofio a Belluno.
La loro relazione era basata sulla complicità: «Sul lavoro erano come cane e gatto, non andavano d’accordo su niente, ma proprio questa era la loro forza: avevano punti di vista diversi e sapevano guardare oltre» continua a raccontare Davide, «lei creativa, lui pragmatico, lui aveva le idee, lei l’entusiasmo per buttarsi. Con loro la vita era sempre una sorpresa e si sono presi cura di noi con devozione senza mai farci mancare nulla, neanche il superfluo».
Tra gli insegnamenti che hanno trasmesso ai loro figli, Sandro e Franca hanno lasciato quello del rispetto di chi avevano di fronte: «Cercate di capire le persone, guardate quello che fanno non quello che dicono». Ora spetta ai figli Davide e Celestina tramandare questi valori, tra cui l’amore più forte della morte che non è riuscita a separarli. I funerali di Franca si terranno giovedì 29 febbraio nella chiesa di San Marco Evangelista di Mogliano alle 15.30.