La procura di Brescia ha aperto un'inchiesta per fare piena luce sulla morte della bambina di due mesi deceduta sabato all'ospedale di Desenzano del Garda per sospetta bronchiolite. Il pubblico ministero ha sequestrato le cartelle cliniche e non ha ancora disposto l'autopsia. Al momento non risultano persone indagate. La morte della piccola risale a sabato. Secondo quanto ricostruito, le sue condizioni erano già complesse alla nascita. Il quadro si sarebbe ulteriormente aggravato a causa del virus. Il peggioramento delle sue condizioni è avvenuto in modo estremamente rapido. I genitori hanno fatto il possibile portandola in ospedale. Ma è stato inutile.
La bimba viveva a Castiglione delle Stiviere, nella frazione di Gozzolina, con i genitori e il fratellino che frequenta la prima elementare. I genitori sono entrambi originari della Romania, da cui si sono trasferiti quasi dieci anni fa. Il padre lavora con il fratello come operaio impiantista alla Sky-Nrg, un’azienda di montaggio e installazione di pannelli fotovoltaici che ha sede a Castiglione delle Stiviere e che ieri ha inviato ai genitori un attestato di cordoglio: «Ci uniamo alla vostra famiglia in questo doloroso momento con commozione e affetto». La piccola era morta sabato scorso all’ospedale di Desenzano. La prima diagnosi ha subito preso in esame la bronchiolite, l’infezione alle vie respiratorie che in queste settimane ha avuto il suo picco in Italia.
La neonata, secondo quanto riferito, sarebbe giunta in ospedale già in condizioni critiche. Il decesso è avvenuto nel reparto di pediatria. Ulteriori accertamenti saranno disposti per confermare la diagnosi. Impressione e cordoglio si sono diffusi nella comunità castiglionese, e in particolare nella frazione di Gozzolina, dove la piccola viveva con i genitori e un fratellino che frequenta la prima elementare e che ieri mattina, ovviamente, non era a scuola.
I genitori, entrambi originari della Romania, si sono trasferiti in Italia una decina di anni fa. Nei giorni scorsi la piccola non si era sentita bene. Poi il peggioramento delle condizioni, avvenuto in modo estremamente repentino, senza lasciare ai genitori altra alternativa che correre in ospedale. Hanno scelto la vicina Desenzano, il paese dove il padre ha abitato per qualche tempo.
L’allerta per le infezioni delle vie respiratorie, soprattutto nei bambini era stato lanciato già da alcune settimane. E nei giorni scorsi la situazione era stata così descritta al Carlo Poma di Mantova dove il reparto di pediatria è saturo a giorni alterni «È così - ha confermato il primario Silvia Fasoli - siamo pieni di polmoniti e bronchioliti, mentre il Covid tra i più piccoli si mantiene nella media. Le bronchioliti sono diffuse tra i bambini sotto i due anni di età, mentre le polmoniti, con casi anche piuttosto importanti, le abbiamo riscontrate tra i più grandi».