UDINE. E’ stato un ritorno in classe da “brividi” per gli studenti dell’istituto professionale Ceconi di via Manzoni, a Udine. I ragazzi, lunedì 8 gennaio, al rientro dopo le vacanze, hanno dovuto affrontare una prima parte di mattinata con meno di 10 gradi nelle aule, a causa di un guasto all’impianto di riscaldamento.
Un disagio che ha spinto gli studenti a mettere in atto una protesta, riunendosi nell’aula magna dell’istituto e rifiutandosi di tornare in classe.
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Anche quando la situazione è lentamente tornata alla normalità, i ragazzi sono rimasti fermi sulle loro posizioni. «E’ una questione di principio», hanno sostenuto alcuni di loro, lamentando il fatto che dopo quindici giorni a casa per la pausa natalizia non è stato possibile seguire le lezioni normalmente.
Il problema che ha tenuto al freddo il Ceconi è stato causato proprio alle vacanze natalizie. Nelle ultime due settimane l’impianto di riscaldamento è rimasto spento o regolato al minimo e nel momento in cui era prevista la riaccensione, a ridosso del weekend dell’Epifania, la mancanza di acqua nell’impianto, ha causato il danneggiamento di una pompa.
L’Ente di decentramento regionale (Edr), a cui spetta la gestione degli edifici scolastici superiori, ha fatto intervenire una ditta che ieri in tarda mattinata è riuscita a risolvere il guasto. Non è stato però possibile evitare il disagio agli studenti, in quanto un cambio di appalto nella gestione degli impianti di riscaldamento ha comportato l’arrivo di una nuova impresa, che ha potuto intervenire solo nella giornata di lunedì 8 gennaio.
Come già accennato, la temperatura ha cominciato a rialzarsi prima di mezzogiorno, ma questo non è bastato a convincere i ragazzi a rientrare dall’aula magna. Un atteggiamento bollato come eccessivo dai vertici dell’istituto, che pur non volendo commentare, non hanno nascosto il proprio disappunto per la reazione degli studenti.
Martedì 9 gennaio, salvo nuovi problemi tecnici emersi durante la nottata, i ragazzi potranno tornare a fare lezione in aula senza bisogno di indossare giacche a vento e sciarpe. Non si sono registrati disagi per il malfunzionamento dei riscaldamenti in altre scuole cittadine.
