Gildo Volpatti aveva 77 anni: «Amava la sua famiglia, era legato ai valori della sua terra»
SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA. Legato alle radici e ai valori della sua terra. In famiglia, nel lavoro, nel sociale. Era così Gildo Volpatti, 77 anni, un uomo a cui bastava la parola, un alpino, un imprenditore.
È morto nel pomeriggio di domenica 7 gennaio, a un chilometro da casa: un malore è la probabile causa della fuoriuscita autonoma alla guida. Quando i soccorsi sono arrivati a San Martino al Tagliamento, l’auto era capottata e lui era incosciente.
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Disperata la corsa in ospedale a Pordenone, dove in tarda serata è stato dichiarato morto. Una morte improvvisa, ma le ultime ore della sua vita le ha trascorsi con i propri cari. «Domenica ha pranzato con la sua famiglia a cui è sempre stato legatissimo – racconta il consuocero di Volpatti, Giorgio Giacomello – poi è andato a prendere un caffè a San Martino al Tagliamento. Stava rientrando quando è accaduto l’incidente, era a un chilometro da casa. Ci hanno detto che ha avuto un malore. Per tutti noi è una grande perdita, se ne va un grande uomo, una persona generosa e che interpretava i valori della nostra terra in tutto quello che faceva».
Lascia la moglie Giancarla e i figli Luca, Valeria e Damiano che gli hanno regalato la gioia di sei nipoti.
E poi nel lavoro. «Era stato dipendente benvoluto del Consorzio di Bonifica Cellina Meduna e poi aveva creato la sua impresa agricola, coltivando vigneto e cereali. I suoi figli hanno seguito le sue orme proseguendo il lavoro in agricoltura, nella filiera corta, seguendo i valori che ha trasmesso loro il papà».
Ma non era generoso solo con la sua famiglia Gildo Volpatti. «È stato sempre attivo nel sociale – prosegue Giacomello –. Di lui vogliamo ricordare l’impegno anche con chi è arrivato da fuori San Giorgio e si è stabilito qui. Non so se tutti lo sanno, ma lui ospitò alcuni nuclei di famiglie albanesi a casa sua, ancora molti anni fa. Persone che condividevano con lui l’amore per il lavoro e che grazie al suo aiuto poi si sono messe in proprio e hanno creato una loro impresa. Gildo era benvoluto anche perché cercava sempre di fare del bene».
In passato qualche piccolo problema fisico lo aveva avuto, ma nulla che facesse presupporre l’epilogo di domenica. Tante le attestazioni di vicinanza ai famigliari da parte della comunità.
La data del funerale non è stata ancora fissata perché si attende il nullaosta dalla procura.
