Quella in programma stasera allo stadio Euganeo davanti a oltre 8mila spettatori non è una gara decisiva per la lotta promozione ma mette comunque in palio una piccola fetta di B. Se è vero infatti che dopo il big match alla fine del torneo mancheranno 18 giornate in cui potrà accadere di tutto, lo è altrettanto che se il Mantova uscirà vincitore da Padova, relegando la più immediata inseguitrice a 7 punti di distanza, avrà da qui in avanti un vantaggio psicologico enorme.
I biancorossi, tra l’altro, stasera potranno andare in campo con la consapevolezza di restare soli al comando in qualsiasi caso e di avere a disposizione due risultati su tre per esultare. Anche passare indenni dallo scontro diretto, conservando 4 lunghezze di vantaggio sul Padova, sarebbe infatti considerato un successo. Dall’altra parte, la squadra di Torrente farà sicuramente di tutto per vincere e accorciare le distanze in classifica, ma dovrà anche farlo senza rischiare troppo, perché un ko - che sarebbe anche il primo dell’intera stagione - sarebbe difficilissimo da superare a livello mentale.
A confronto ci saranno due filosofie di gioco molto diverse. La “ipno-zona“ di Possanzini, che è la vera grande novità di questa stagione di Lega Pro, dovrà passare l’esame del concretissimo 3-5-2 della vecchia volpe Vincenzo Torrente. All’andata, al debutto in campionato e privi di capitan Burrai, i biancorossi crearono molti grattacapi ai quotati avversari, salvati nel finale di gara da una svista dell’arbitro, che ignorò un nettissimo fallo in area su Debenedetti. A quattro mesi di distanza entrambe le squadre sono più rodate e la sfida si annuncia ancor più affascinante.
Salvo sorprese dell’ultima ora, che in questi casi sono ovviamente sempre possibili, Mantova e Padova dovrebbero schierare nella circostanza quelle che possono essere definite le loro “formazioni tipo”. Davide Possanzini, che saluta il rientro di Burrai dalla squalifica (ma anche quello di Giacomelli tornato a disposizione dopo la fascite plantare), dovrebbe riproporre l’undici che espugnò Legnago prima della sosta, con il capitano appunto in cabina di regia al posto di Bani. Sull’altro fronte, Torrente dovrebbe dal canto suo confermare in blocco la squadra che nell’ultima giornata di andata ha compiuto l’impresa di espugnare Trieste.
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Un assente per parte: Suagher per l’Acm e il centrocampista Cretella per i veneti. Entrambe le squadre avranno un’arma in più arrivata dal mercato: il fantasista Bombagi per i biancorossi e la punta Tordini per i padroni di casa dovrebbero partire inizialmente dalla panchina, anche se sono in buone condizioni fisiche e stanno facendo venire più di un dubbio ai rispettivi tecnici.
Ci sarà una grande cornice di pubblico questa sera allo stadio Euganeo per l’attesissimo big match Padova-Mantova. Il totale degli spettatori dovrebbe superare le 8mila unità (al momento è a 7.669), rivelandosi di gran lunga superiore al record stagionale di poco superiore alle 4mila (4.312) stabilito lo scorso settembre contro la Virtus Verona. Il Mantova dal canto suo potrà contare sul sostegno di 1.107 tifosi, che nonostante la giornata feriale seguiranno la squadra a Padova con mezzi privati e con quattro pullman organizzati dal Centro di Coordinamento Mantova Club. Va ricordato che oggi non sono in vendita biglietti del settore ospiti.
Il Padova calcio intanto ha diramato alcune informazioni riguardanti la viabilità per i tifosi del Mantova che seguiranno la squadra in Veneto. Uscita obbligatoria al casello di Padova Ovest dell'autostrada A4 per poi proseguire sulla statale 47. Poi prendere la prima uscita n.1 di Via Po (sulla destra), indi alla rotonda girare a destra in via Fausto Coppi. Alla fine della strada girare a sinistra in viale Nereo Rocco per entrare nel parcheggio riservato (2° parcheggio).
