CASTELLAMONTE
Addio caro, vecchio mulino. A Palazzo Antonelli, a ridosso del Capodanno, è arrivata la comunicazione definitiva da parte del tribunale che l’ormai fatiscente immobile situato in via Caneva 2, all’ingresso della città della ceramica, diventerà di proprietà comunale alla cifra simbolica di un euro e verrà successivamente abbattuto per consentire di ridare un volto nuovo al principale accesso a Castellamonte.
Lo ha annunciato il sindaco, Pasquale Mazza, durante l’ultima seduta del Consiglio del 2023 andata in scena nella mattinata di sabato 30 dicembre. Per riqualificare l’area sulla quale insiste l’ex mulino, l’amministrazione comunale accenderà un mutuo di 250mila euro. «Dobbiamo decidere alcune cose- spiega il primo cittadino, Mazza-. Intanto, l’edificio va demolito per dare più respiro a piazza Martiri della libertà ed allargare il marciapiede che su quel lato è inesistente ed è pericoloso. Comunque, non sarà realizzato un parcheggio anche perché si ricaverebbero pochissimi posti auto».
Il primo tassello del maquillage della centralissima piazza Martiri è stato rappresentato dal restyling del Giardino donatori di sangue, ubicato proprio di fronte all’ex mulino. La scorsa primavera, il parlamentino castellamontese aveva approvato all’unanimità la conferma dell’interesse all’acquisizione “nummo uno”, espressione latina utilizzata nel mondo del diritto per indicare un tipo di vendita che avviene a prezzo di gran lunga inferiore al valore del bene oggetto di compravendita, dell’immobile sito in via Caneva. L’ex mulino, in disuso ormai da diversi anni, apparteneva all’ultimo mugnaio, conosciuto a Castellamonte come Gianni el mulinè, i cui eredi hanno rinunciato all’eredità e l’edificio è così passato al tribunale. In prima istanza, per l’acquisizione erano stati richiesti a Palazzo Antonelli 90mila euro, poi scesi a 50mila. Il Comune ha, quindi, fatto redigere una perizia dalla quale è emerso che il fabbricato è abusivo per la quasi totalità, con irregolarità non sanabili. La trattativa tra amministrazione comunale e tribunale è andata avanti e ora si è arrivati alla pratica finale con la cessione a costo zero. La municipalità acquisirà l’ex mulino, come detto, alla cifra simbolica di un euro. L’amministrazione Mazza è intenzionata a finire di sistemare questa parte di Castellamonte abbattendo l’immobile in modo tale da avere un ulteriore ampliamento dell’ingresso della città allargando la strettoia e questo costituisce un tassello importante anche nell’ottica del restauro del vecchio ospedale, per il quale dal Pnrr sono arrivati 4 milioni di euro, i cui lavori dovrebbero iniziare già nella prima metà del 2024.