Sono Oppenheimer e Povere creature! i grandi vincitori dell’81esima edizione dei Golden Globe Awards, rispettivamente nelle categorie di miglior film drammatico e in quella di miglior commedia o musical. Oppenheimer di Christopher Nolan, con cinque statuette, ottiene anche il primato dei riconoscimenti vinti, inclusa la regia e l’attore protagonista in un film drammatico, andato a […]
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Sono Oppenheimer e Povere creature! i grandi vincitori dell’81esima edizione dei Golden Globe Awards, rispettivamente nelle categorie di miglior film drammatico e in quella di miglior commedia o musical. Oppenheimer di Christopher Nolan, con cinque statuette, ottiene anche il primato dei riconoscimenti vinti, inclusa la regia e l’attore protagonista in un film drammatico, andato a Cillian Murphy. Barbie di Greta Gerwig, che durante la passata stagione cinematografica è stato celebrato tanto quanto il film di Nolan, tanto da dare vita al titolo composto “Barbenheimer”, invece, non ha vinto alcuna delle statuine di peso, aggiudicandosi comunque due premi: quello per il miglior risultato al botteghino, che è stato di 1,4 miliardi di dollari, e miglior canzone originale per What was I made for di Billie Eilish e Finneas.. Delusione anche per l’Italia: Io capitano di Matteo Garrone è stato battuto da Anatomia di una caduta nella categoria dei film non in lingua inglese.
Il film di Justin Triet si è portato a casa anche una statuetta per la migliore sceneggiatura originale. Povere creature! di Yorgos Lanthimos, che ha trionfato nella categoria commedia, si è portato a casa anche il globo d’oro per la migliore attrice della categoria, andato a Emma Stone. Migliore attore in commedia è stato giudicato Paul Giamatti per The holdovers di Alexander Payne. Migliore attrice in un film drammatico è stata Lily Gladstone per Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese. Gladstone è la prima attrice nativa-americana a vincere un Globe. A Oppenheimer è stato riconosciuto anche il miglior attore non protagonista, con il premio assegnato a Robert Downey Jr. In totale la pellica ha ottenuto cinque riconoscimenti su otto candidature.
Benché abitualmente i Golden globes, attribuiti dai giornalisti della stampa estera iscritti all’Hollywood Foreign Press Association, siano considerati l’anticamera degli Oscar e chi li vince è ampiamente favorito anche in vista dei riconoscimenti dell’Academy, il ragionamento stavolta non si applica ad Anatomia di una caduta: il film francese, infatti, non è stato selezionato per la short list e dunque non è in gara per l’Oscar, dove a questo punto le aspettative sulle chance di Io capitano possono rimanere alte.
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