foto da Quotidiani locali
AVIANO. «Abbiamo avuto paura». A parlare è il noto imprenditore Bruno Carraro, vittima di un episodio di violenza privata in pieno centro ad Aviano, nel pomeriggio di giovedì 28 dicembre, che si è concluso poi due arresti per resistenza a pubblico ufficiale.
Per quest’ultima ipotesi di reato sono finiti in carcere a Pordenone José Luis Messina, 45 anni, residente ad Aviano, e Emmanuel Alexis Segovia, 34 anni, residente a Pordenone, entrambi di origine argentina. Così ha disposto il pm di turno Federico Baldo.
Nella mattinata di sabato 30 dicembre è fissata l’udienza di convalida dinanzi al gip Rodolfo Piccin. Messina è difeso dall’avvocato Agostino Pavan, Segovia ha nominato di fiducia l’avvocato Francesco Furlan.
Carraro era in compagnia della sorella e del cognato. «Siamo usciti dal ristorante Vicolo16 – ha raccontato Carraro – dove abbiamo finito di mangiare intorno alle 15. Abbiamo fatto un giro nel parco, per portare mia sorella a vedere l’albergo che inauguriamo a febbraio. Dalla panchina si è alzato uno sconosciuto, con una bottiglia in mano, parlava in modo strano, l’altro invece era seduto. Noi abbiamo allungato il passo, mia sorella aveva paura, gli ho detto “calmati” ma lui si è alterato ancora di più. Mi è corso dietro e mi ha dato un calcio. Non lo avevo mai visto prima».
Carraro nel frattempo ha cercato di mettersi in contatto con i carabinieri, ma «cadeva la linea». «Siamo ritornati in ufficio – ha ricordato –nella sede della Domovip ma l’uomo ci ha seguito ha cercato di entrare, non ho fatto in tempo a chiudere la porta, gridava, minacciava, mostrava il dito medio, ha cercato di forzare la maniglia. C’erano anche sette otto dipendenti, tutti avevamo paura. Non era facile».
L’imprenditore ha quindi telefonato al 112, segnalando l’accaduto. All’arrivo delle pattuglie dell’Arma della stazione di Polcenigo e del radiomobile di Sacile in rinforzo l’aggressore e l’amico che era con lui sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. Carraro è riuscito a scattare da lontano una fotografia dell’uomo che lo ha importunato e l’ha consegnata ai carabinieri. «Sono stati cortesi» ha sottolineato l’imprenditore.