TRIESTE Lo scorso 28 dicembre è stato il giorno dei record in fatto di “osservazioni” sul Golfo: ben 16 sono state le specie di uccelli marino-costieri avvistate dai ricercatori dell’Area marina protetta di Miramare, impegnati nel consueto monitoraggio tra Punta Sottile e Punta Sdobba. È stata la stessa Riserva a darne notizia sui social, pubblicando le foto realizzate da Tommaso De Lorenzi, che ha immortalato uno stormo di volpoche al largo di Miramare, un gruppo di berte minori e una strolaga minore.
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La presenza di così tanti esemplari rappresenta un fenomeno eccezionale, sostengono gli esperti, considerando che questo non è più un periodo di migrazione ma di stasi invernale: «Eppure il fermento era davvero impressionante e fa supporre notevoli movimenti in atto. Tra splendidi stormi di volpoche in sosta al largo, strolaghe minori, svassi, edredoni, beccapesci e tanti altri, l’osservazione indubbiamente più interessante è stata quella delle sei berti minori avvistate in quattro incontri diversi».
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La berta minore, spiega l’ornitologo Paolo Utmar, «è normalmente presente tra maggio e novembre, quindi si tratta di una specie rara nel periodo pienamente invernale, di cui non era nota alcuna osservazione per il mese di dicembre almeno dal 2009, e l’unica di sei individui risale addirittura al 25 dicembre 1996».
Dalla Riserva aggiungono che «un altro curioso dato invernale nella storia dell’ornitologia locale è riportato nel volume “Gli Uccelli della Provincia di Gorizia” (Parodi, 1999), che riferisce di un soggetto catturato a Grado il 15 gennaio 1930 e conservato al Museo di Storia naturale di Trieste».