Al Museo di Santa Chiara è in corso “Silva lapidea. Scultura contemporanea transfrontaliera”, ma è solo la prima di quattro esposizioni che il Comune di Gorizia, in collaborazione con la Regione, ha in programma, sempre a Santa Chiara, per celebrare la Capitale Europea della Cultura. Ecco che, tra ottobre 2024 e maggio del 2025, toccherà a “Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia”.
L’iniziativa avrà un curatore di fama internazionale: Marco Goldin, nome che in molti ricorderanno per le retrospettive organizzate con la sua Linea d’Ombra alla casa dei Carraresi di Treviso. Il suo curriculum potrebbe continuare a lungo, citando l’attività di scrittore e gli eventi realizzati nei teatri, con spettacoli che hanno visto Goldin portare in scena Van Gogh, Monet, Renoir, Gauguin e di tanti altri. Oltre a Ungaretti, la mostra intende costituire una dedica al più grande poeta sloveno, France Prešeren. A legare i due autori c’è la data dell’8 febbraio, che per Ungaretti è quella della nascita, avvenuta nel 1888 ad Alessandria d’Egitto, mentre per il secondo è quella della morte, avvenuta nel 1849 a Kranj.
Proprio l’8 febbraio 2025 sarà inaugurata ufficialmente la Capitale europea della cultura Gorizia-Nova Gorica. Una curiosità: Kranj era una delle città che si sono contese il titolo di Capitale Europea della Cultura, che, nel 2025, spetta a una città slovena. Le altre erano Pirano, Lubiana, Ptuj, Lendava oltre a Nova Gorica in collaborazione con Gorizia. Alla fine, si sa bene chi l’ha spuntata: dalla nomina, risalente al 18 dicembre del 2020, in piena era Covid, sono quindi trascorsi tre anni da pochi giorni.
Tornando a “Ungaretti poeta e soldato”, sarà formata da opere realizzate da autori viventi: vuol essere quindi un modo originale per omaggiarlo, non trascurando certo la sua esperienza di combattente sul Carso, al centro di alcune liriche tra le più ispirate del secolo scorso. «Al carattere unico della mostra pittorica contribuirà il percorso artistico che seguirà - anticipano dal Comune di Gorizia -. Le opere sono infatti in fase di realizzazione. Gli artisti, scelti dallo stesso Goldin secondo la visione progettuale ispiratrice della mostra, sono stati invitati, grazie alla collaborazione con Promoturismo Fvg, a trascorrere alcuni giorni a Gorizia e sul Carso, in modo da “vivere” i luoghi e potervisi ispirare per la realizzazione delle opere da esporre».
L’esposizione sarà corredata da uno spettacolo teatrale creato ad hoc dallo stesso Goldin, la cui prima è prevista il 10 aprile al Verdi di Gorizia. La rappresentazione andrà poi in tournée, contribuendo alla promozione della mostra. Altri particolari, al momento, non ce ne sono, a cominciare dai nomi degli artisti che, con i loro lavori, saranno al centro di “Ungaretti poeta e soldato”.
Piuttosto, si può anticipare qualcosa sulle altre mostre che il Comune, in collaborazione con la Regione, ha in mente di realizzare fino al 2026. Dopo “Silva lapidea. Scultura contemporanea transfrontaliera”, ma prima di “Ungaretti poeta e soldato” sarà allora la volta di “Crali. Una vita per il Futurismo”, grande mostra antologica in programma tra aprile e settembre del 2024. A occuparsene sarà Marino De Grassi. Quindi, dal secondo semestre del 2025 al primo del 2026 si potrà ammirare “Il tesoro di Aquileia”, mostra transfrontaliera diffusa che muove dalle radici comuni del territorio storicamente riunito nella Diocesi del Patriarcato. In questo caso l’iniziativa espositiva sarà resa possibile grazie al lavoro congiunto tra il Comune di Gorizia, l’Arcidiocesi di Gorizia, il Comune di Aquileia, la Fondazione Carigo e la municipalità di Nova Gorica.
