Un fiume di cinquemila berretti rossi, renne, babbi natale e supereroi ha invaso le strade della città, ieri mattina, portando un po’di gioia ai bambini che dovranno trascorrere le feste natalizie ricoverati in ospedale.
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È l’obiettivo del Cantanatale: regalare un momento di musica e spensieratezza ai piccoli che stanno affrontando la sfida della malattia. La manifestazione, giunta alla sesta edizione, è organizzata dal comitato omonimo in collaborazione con il Comune e l’Azienda Ospedale Università.
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«La straordinaria ondata di energia di oggi ha superato ogni aspettativa» ha commentato la presidente del comitato organizzatore Francesca Trevisi, «cantare per i bambini è un gesto che fa bene a chi lo fa e a chi lo riceve».
«È un evento che riempie il cuore» ha confermato il direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera Fabio Perina. Soddisfatti anche i rappresentanti delle istituzioni: «Il fatto che ci siano tante famiglie con bambini dà l’idea del valore educativo dell’iniziativa» ha sottolineato il vicesindaco Andrea Micalizzi.
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E il vicepresidente della Provincia Vincenzo Gottardo ha aggiunto: «La grande partecipazione dimostra che i padovani hanno un grande cuore che sa guardare alle persone in difficoltà».
La manifestazione è iniziata alle 9 in piazza Portello con l’intrattenimento di Radio Company. Sul palco, a scaldare l’atmosfera, si sono alternati diversi artisti: la scuola di danza Flashdance e la baby dance; l’associazione “Gioca con il cuore”; Alessandra Pascali e il coro Miov. E ancora: l’eclettico Damien McFly e la cantautrice Sara Sgarabottolocon il trio comico Marco e Pippo.
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Poco dopo le 11 è partito il corteo guidato dalla Renna Cometa: ha attraversato via Belzoni fino ad arrivare sotto al reparto di Pediatria dell’ospedale in via Giustiniani, dove migliaia di voci si sono unite nell’intonare la canzone ufficiale “Cantanatale è già qui”, e altri brani natalizi. Grande emozione per i bambini, che si sono affacciati alle finestre dell’ospedale per accogliere l’abbraccio dei partecipanti.
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E per i medici che li seguono: «Sentire risuonare questi sentimenti fa bene a tutti, soprattutto ai nostri bambini», ha osservato il direttore della Pediatria Giorgio Perilongo
