Dopo gli addii di giovedì a Egli Gjeci di 20 anni di Portogruaro e ad Altin Hoti 22 anni di Concordia sepolto in Kosovo accanto al fratello Admir, giovedì 15 dicembre è toccato a Giulia Di Tillio, 21 anni e fidanzata di Altin, residente a Portogruaro.
C’erano oltre 600 persone e altri invece attendevano sul sagrato sfidando il freddo. All’ingresso le cassette per raccogliere fondi a favore dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada. Il duomo di San Andrea è pieno, don Giuseppe Grillo presiede la funzione religiosa di addio. Lo ascoltano nelle prime file i familiari tutti e le massime cariche comunali come il commissario Iginio Olita. In piedi ci sono i compagni di classe di un tempo di Giulia e le sue allieve di ginnastica. Tanti gli insegnanti colleghi della mamma e tanti sono anche i colleghi del padre.
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«Rischiamo di restare rassegnati, sconfitti e paralizzati. La morte è una belva che divora senza stancarsi e con tono beffardo ci può dire che può controllare ogni cosa e avere la ultima parola su tutto», esordisce con Grillo, «Lascia capire non sia servito a nulla vivere. Ci sentiamo sempre in pericolo e in preda alla fragilità. Uno dei modi per sfuggire è quella di sfidarla. Ma di fronte a tale prospettiva abbiamo bisogno di una sicurezza molto più radicale. Gesù sulla croce ingiusta disse di affidare il suo spirito al Padre. Io voglio mettere al sicuro, così con queste parole, la vita di Giulia. Su Gesù la morte non ha potere. Accogli i sogni e i progetti di Giulia. Verso le persone in difficoltà Giulia si faceva portatrice di consolazione».
Don Grillo fa un riferimento alla sofferenza del fidanzato Altin, addolorato per la perdita di Admir morto in incidente sette mesi fa. «A te voglio regalare Giulia una preghiera. Ti rifugi nel Signore con la tua vita. La tua eredità è stupenda. Anche di notte il tuo animo istruisce e tu non puoi vacillare. Anche il tuo corpo riposa al sicuro. Sei alla destra del Padre. Sei nata nel giorno di Pasqua. Siamo tutti figli della resurrezione e non apparteniamo alle tenebre della morte. L’acqua benedetta del battesimo. ti ha dato la vita nuova. Ricorda dal cielo con la preghiera tutti quelli che ti hanno voluto bene. Vai in pace».
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Spazio poi agli interventi di amici e conoscenti. La sua migliore amica regge all’emozione poi è travolta. «Tutto con te era possibile. Sogni e desideri ci facevano sentire invincibili. Le ore trascorse con te profumavano di sorrisi. Se mi chiedono un parere dico che Giulia aveva un amore enorme. Questo viaggio cara Giulia si è fermato troppo presto nel modo più violento. Grazie per avermi scelto come tua migliore amica speciale. Sarò quello che insieme volevamo diventare. Tu mi terrai per mano. Spero di sopravvivere a questo dolore e a vivere. Senza di te».
«Altin era il tuo primo e unico amore - ha aggiunto un’altra amica - ricordi Giulia? Quando festeggiavamo i compleanni e i bei momenti. Non amavi farti riprendere in video e in foto. Ora sei un angelo stupendo. Ora rivedo tutte le foto. Tutti i tuoi video. Mi sento fortunata. Sei e sarai sempre una bella persona. Tu avevi e hai un mondo intero dentro. Aiuta tutti, la zia, i cugini e le persone che ti hanno amato. Spicca il volo angelo bello. Ti amerò per sempre».
Gli applausi scandiscono la fine degli interventi. Il terzo intervento ha riguardato la consolazione che si può provare nel tempo. “Oltre la porta c’è la pace. Ciao piccola”. All’esterno le note del gruppo rock Le Vibrazioni con la canzone “Dedicato a te” dove la protagonista del pezzo di Sarcina si chiama Giulia. Poi “All of me” di John Legend. Il padre Vittorio Di Tillio distribuisce rose bianche.