CIVIDALE. Cadono le Eagles, le ali tarpate. Dall’insicurezza, dal nervosismo. Dai risultati: l’ultimo quello rimediato al PalaGesteco, fortino che fu. A far breccia in via Perusini, mercoledì sera, Orzinuovi.
Balestra alla mano, i lombardi hanno colpito le aquile provocandole danni ingenti. Agganciandole a 6 punti in classifica. Una virata sul finale di gara ha permesso a Rota e compagni di evitare il sorpasso per differenza canestri: magra consolazione, al momento, per un gruppo che, alla vigilia della terza giornata di ritorno, si trova già con le ali al muro.
Costretto a vincere, pena il possibile affondo in ultima posizione. Già, perché là sotto, nello spot che condanna alla retrocessione diretta, rimane ora la sola Chiusi, prossima avversaria di Cividale, domenica al PalaPania, casa dei toscani.
Prendersi i due punti o affondare: da questo aut aut non si scappa. Lo sa coach Pillastrini, erettosi a protezione dei suoi giocatori dopo il ko contro Orzi. Lo sa il presidente Micalich, non apparso mercoledì in sala stampa, contrariamente alle consuete abitudini. Nessun messaggio, insomma, dal numero uno Ueb. Né incoraggiamenti né critiche, il palcoscenico lasciato al solo tecnico gialloblù.
Il motivo? Conoscendo il primo tifoso ducale, uomo sanguigno, verrebbe da dir per passione. Troppa quella che, forse, avrebbe condotto il “pres” a uno sfogo dettato dalla frustrazione.
Il momento, dopotutto, è delicato, per non dire critico. Guai perciò a far trasparire segnali che minino all’unione d’intenti collettiva. Il club resta compatto, trova rifugio dietro allo scudo del suo condottiero, l’irriducibile Pilla. Certo, l’apprensione rimane.
Anche fra i sostenitori della “marea gialla”, fedeli alla causa ducale, agli appelli del presidente. L’attaccamento generale alla squadra, però, sta solo in parte riuscendo a celare la sfiducia, il malcontento di qualche tifoso nei confronti di alcuni singoli, rei di non aver reso, finora, secondo le aspettative. Chiedere agli stessi per credere.