ARZENE. Dopo aver raccontato tante storie, conducendo con maestria i lettori negli accadimenti del passato, si è accomiatato da tutti, compresi i personaggi scaturiti dalla sua penna. Guerrino Ermacora, scrittore di Arzene, è scomparso all’età di 78 anni dopo una lunga malattia.
Nato nel 1945, dopo il liceo classico e gli studi in filosofia e teologia Ermacora aveva inizialmente lavorato in un’agenzia di pubblicità, salvo dedicarsi successivamente all’insegnamento. Tra i suoi ultimi incarichi prima della pensione, l’insegnamento della religione a San Vito al Tagliamento, nell’istituto Sarpi. Aveva vissuto per un lungo periodo anche a Casarsa della Delizia. Con la quiescienza aveva potuto dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, una vocazione testimoniata dalla pubblicazione di sedici tra romanzi e raccolte, di argomento prevalentemente storico, oltre a innumerevoli altri scritti. La sua passione lo aveva portato verso la ricerca storica, specializzandosi in storiografia antica e medioevale.
Nell’ultima parte del Medioevo è ambientata una delle sue opere più famose, “Chi ha ucciso il curato di San Martino?”, romanzo storico tinto di giallo. La vicenda è ambientata in luoghi ben conosciuti dallo scrittore, visto che San Martino al Tagliamento è limitrofo ad Arzene e Valvasone. Ebbe grande successo dopo la pubblicazione nel 1998 per le edizioni del Girasole, tanto che vinse il premio letterario “Latisana per il Nordest”. Nel 2004 fu riproposto nell’ambito della collana “La biblioteca del Messaggero Veneto”.
Ermacora sapeva raccontare con maestria non solo la storia locale ma anche quella dei grandi avvenimenti. Da Roma tra repubblica e impero con “Il centurione” alle vicende longobarde in “Rosso longobardo”, sino a quelle bizantine, da “Augusta Teodora” sulla vita dell’imperatrice, alle battaglie della quarta crociata in “Nero veneziano”. Non solo passione per l’oriente ma anche per l’occidente come raccontato in “1492 - Juanito va in America”, incentrato sulla vita di un giovane mozzo della caravella Santa Maria agli ordini di Cristoforo Colombo. Un’amore per la letteratura che sapeva veicolare, partecipando spesso a incontri con l’autore o facendo parte di giurie di concorsi letterari, come quando fu giurato del Premio Richinvelda.
Guerrino Ermacora lascia la moglie Daniela e i figli Davide e Sofia, insieme ai nipoti. La famiglia ha fatto sapere che eventuali offerte saranno devolute, in memoria del loro caro, all’associazione Amici dell’Hospice “il Gabbiano” di San Vito al Tagliamento: un modo per ringraziare la struttura che lo ha seguito nell’ultimo periodo della vita. Venerdì, 1 dicembre, alle 19, sarà recitato il rosario in suffragio nella parrocchiale di Arzene, dove sabato alle 10.30 sarà celebrato il funerale.
