L’Italia ha un vero numero uno. A parte la Serbia di Novak Djokovic, nessuna altra nazionale presente alle finali di Coppa Davis può contare su un giocatore del calibro di Jannik Sinner. L’altoatesino doveva essere il trascinatore della squadra azzurra e si è calato perfettamente in questo ruolo, risultando decisivo sia in singolare sia in doppio e conquistando quei due punti che hanno permesso all’Italia di volare in semifinale.
Non c’è solo l’aspetto tecnico, ma anche quello emotivo. Si è visto un Sinner coinvolto fin dal primo punto, davvero molto carico e sempre ad esultare con il pugno verso la panchina azzurra. Anche la scelta del doppio con Sonego ha avuto una componente emozionale, vista l’amicizia che lega i due ragazzi, che hanno saputo sostenersi lungo tutta la partita, offrendo una prestazione davvero memorabile.
Sul cemento indoor al momento solo Novak Djokovic è superiore all’altoatesino e proprio il serbo potrebbe essere il prossimo avversario di Jannik in semifinale. Negli altri casi l’Italia parte praticamente sempre sull’1-0, visto che questo Sinner è in una forma eccezionale e si adatta perfettamente alla superficie presente a Malaga.
Jannik è stato lucidissimo in ogni momento decisivo delle partite giocate, ma soprattutto è stato incontenibile al servizio, tenendo percentuali altissime sia in singolare sia in doppio. Non è un caso che l’Italia ha chiuso entrambi i set con Sinner in battuta e sempre senza mai rischiare.
Adesso c’è da attendere chi ci sarà in semifinale. Sicuramente la Serbia di Djokovic fa paura per la presenza del numero uno, mentre la Gran Bretagna spaventa per il doppio molto forte. L’Italia, però, ha Jannik Sinner e non deve veramente temere nessuna nazionale.
FOTO: Andrea Rosito/LPS