Sono le 13 di lunedì scorso. All’English School di via Forcellini i bambini pranzano e poi escono in cortile a giocare. Tre scolare di 6 anni, che frequentano la prima e elementare, decidono di scappare.
La meta è la casa della nonna di una di loro, che dista circa un chilometro dalla scuola. Nessuno si accorge della fuga.
Oltrepassano il cancello pedonale allontanandosi indisturbate, fino ad arrivare dalla nonna che, per fortuna, è in casa. La donna è incredula. Chiama la scuola per scoprire che nessuno si è accorto della fuga, malgrado fossero passati 40-50 minuti.
Le famiglie stanno pensando di denunciare la scuola, nel frattempo hanno inviato una durissima lettera: «Con grande sgomento abbiamo appreso che la sicurezza dei nostri figli è stata affidata al caso e alla fortuna – scrivono e firmano ben 65 genitori – Pensare che tre bambine di 6 anni, nella totale incuria della scuola, siano potute uscire indisturbate dal cancello, attraversare la strada e fare oltre un chilometro a piedi, rischiando di essere investite, per non evocare scenari peggiori, a noi genitori toglie il fiato. E il sonno. Non solo fa crollare miseramente il rapporto fiduciario con la scuola, ma apre un capitolo di responsabilità.
Gli insegnanti sono infatti investiti da un dovere di vigilanza – di cui all’articolo 2048 del codice civile – basato sulla presunzione di una “colpa in vigilando” e quindi di un negligente adempimento dell’obbligo di sorveglianza. Senza contare il contratto sottoscritto in fase di iscrizione che include l’impegno da parte della scuola di vigilare sulla sicurezza e sull’incolumità dell’allievo.
L’episodio di lunedì, purtroppo non isolato, è di una gravità estrema che mette in evidenza delle falle inqualificabili nel sistema di vigilanza e di sicurezza della scuola».
I genitori riferiscono che l’anno scorso era scappato anche un bambino di quinta. L’Eglish School ha risposto convocando un incontro con le famiglie per domani, con la proposta di installare una telecamera. C’è anche il rammarico che i genitori non abbiano scelto di affrontare la questione all’interno dell’istituto.