CORDENONS. Rischiava di passare anni in canile oppure, nella migliore delle ipotesi, di essere dato in adozione in Italia. In entrambi i casi avrebbe vissuto a migliaia di chilometri di distanza dal suo padrone, che vive in Ungheria.
Invece, fra poche ore, Jolly, un cane maschio meticcio di due anni di età potrà scodinzolare di nuovo felice incontro al suo padrone Patrick, il quale temeva d’averlo perso per sempre e che ora lo raggiungerà in un canile a Rive d’Arcano, partendo dall’Ungheria.
I due “amici” devono ringraziare lo zelo e la sensibilità del personale dell’ufficio Ambiente del Comune di Cordenons, il quale ha scritto una bella storia a lieto fine. La racconta, con soddisfazione, il sindaco Andrea Delle Vedove, sottolineando il buon lavoro svolto dai propri dipendenti.
Il protagonista, si diceva, è Jolly, il quale il 9 novembre era stato segnalato all’ufficio Ambiente da una residente che lo aveva visto aggirarsi lungo via Pasch. «Sul momento si era pensato a un cane randagio – racconta il primo cittadino cordenonese –. L’ufficio comunale ha richiesto l’intervento dell’ambulanza veterinaria, che ha prelevato il cane e l’ha portato via. Il cane è stato quindi inserito nel canile comprensoriale di Rive d’Arcano, con il quale è convenzionato il Comune di Cordenons».
Poiché l’animale era dotato di microchip, con l’aiuto della polizia intercomunale di Pordenone-Cordenons e dei carabinieri, si è risaliti ai dati anagrafici dell’animale, scoprendo che il proprietario era straniero e che non ne aveva segnalato la scomparsa.
A quel punto le ricerche avrebbero potuto fermarsi, ma così non è stato perché, fa sapere il sindaco, «l’ufficio Ambiente ha insistito».
È stato quindi contattato il Consolato generale d’Ungheria a Milano, nell’intento di trovare il proprietario. Quando, alla fine delle ricerche, quest’ultimo ha ricevuto la telefonata dall’Italia in cui gli si diceva che il suo Jolly era stato trovato ed era al sicuro è scoppiato di gioia. Ha quindi raccontato d’aver perso l’amico a quattrozampe quando si trovava in vacanza a Cordenons. Lo aveva cercato, invano. Arrivato il momento di rientrare in Ungheria era partito suo malgrado senza il suo Jolly. Non si è trattato di un abbandono.
Conclude il primo cittadino: «Patrick ci ha detto che tornerà in Italia per riprendersi Jolly, è questione di ore. Insomma, un lieto fine, del quale siamo tutti contenti».