La chiesetta di Zovo, frazione di San Benedetto Po è riaperta, ultimo degli edifici lesionati dal terremoto del maggio-giugno 2012.
La sera del 10 novembre il vescovo Marco Busca, nell’ambito della visita pastorale, ha riconsegnato alla comunità della frazione la chiesetta che era rimasta chiusa dal sisma di oltre undici anni fa.
Una cerimonia caratterizzata da una semplice preghiera ma significativa poiché di fatto conclude il lungo impegno della Diocesi per riaprire le circa trenta chiese pesantemente danneggiate dal terremoto, oltre al centinaio di altri complessi parrocchiali che avevano riportato danni che non avevano comportato la chiusura totale.
Per affrontare l’onere finanziario, già nel novembre 2015, la Diocesi aveva sottoscritto un protocollo d’intesa con Regione Lombardia e l’anno seguente aveva firmato una convenzione con la Provincia per un supporto nelle procedure di gara relative all’affidamento dei lavori e ai numerosi adempimenti normativi connessi.
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L’intervento sulla chiesetta di Zovo era stato finanziato nell’aprile 2021 da Regione Lombardia per 400mila euro.
«L’apertura della chiesa edificio è un’occasione per rinsaldare i nostri legami di appartenenza alla comunità – ha affermato il vescovo –. Anche la chiesa di persone ha sempre bisogno di restauro e ringiovanimento. Questo è il senso della visita pastorale al territorio che va rimotivato e confermato nella sua identità».
La riapertura di Zovo chiude per la Diocesi e per il nostro territorio il lungo capitolo del post terremoto. In questi mesi si stanno portando a termine alcuni lavori nelle chiese di San Rocco di Quistello, di Quingentole, di Torricella di Motteggiana, che però non richiedono chiusure degli edifici.
A breve poi partirà la ricostruzione del campanile di Bondanello, che era stato abbattuto per impedire un suo crollo sulla relativa chiesa.
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In mattinata mons. Busca ha visitato a Moglia l’impianto idrovoro “Mondine”, accompagnato dall’Amministrazione comunale e dai tecnici dell’impianto, restando piacevolmente sorpreso e affascinato dalla sua maestosità.
Ha poi concesso la propria benedizione all’impianto in quello che, dopo le ultime settimane di allerta a causa delle code di piena “morbide” sul territorio, è stato un momento particolarmente sentito per tutta la comunità.
Il vescovo ha poi proseguito con la visita all’azienda agricola Barbieri a Trivellano per un incontro sul rispetto della natura, su OGM e carne sintetica e con il successivo confronto presso la Berman di San Benedetto Po, dove a officiato la messa per i dipendenti con i responsabili di imprese produttive, artigianali e commerciali.
