TRIESTE. Il Comune, anzi il sindaco Roberto Dipiazza, esce allo scoperto sulla questione Rocco spazzando via ogni equivoco. «Quello che va bene alla Triestina, va bene anche a me. Siamo a disposizione per autorizzare ogni intervento al Rocco». La dichiarazione arriva dopo il comunicato del presidente Ben Rosenzweig nel quale la Triestina ha chiesto un rifacimento a breve del manto del Rocco. Ora servono i fatti. L’assessore agli Impianti Elisa Lodi rafforza le affermazioni del sindaco: «La Triestina ha diritto ad avere un manto erboso idoneo e adeguato alle sue esigenze. Ho dato disposizione agli uffici di autorizzare tutte le pratiche e i documenti necessari per consentire a breve l’avvio dei lavori. Appena la Figc ci presenta il progetto noi daremo l’ok». I lavori saranno commissionati appunto dalla Figc, destinataria del contributo di 1,3 milioni stabilito dalla legge regionale per l’organizzazione di un torneo internazionale Primavera e il conseguente restyling del Rocco che ospiterà le gare, in collaborazione con la Triestina.
Martedì si è visto come il campo non sia in grado di reggere partite in sequenza, nè soprattutto la pioggia. Non è solo l’erba il problema ma anche il drenaggio, tanto che dopo gli scrosci degli ultimi giorni la zona sotto la Pasinati era impraticabile. Le condizioni del prato insomma, se mai ci fosse stato qualche dubbio, sono state messe a nudo in modo inequivocabile. Tanto che la Triestina ha inoltrato la richiesta per giocare al Tognon al Comune di Fontanafredda, che nel frattempo aveva autorizzato il ritorno della squadra locale nello stadio pordenonese. Un nodo che non sembra difficile da sciogliere visti gli ottimi rapporti instaurati negli ultimi mesi. Una volta ricevuto l’ok la richiesta sarà inoltrata alla LegaPro per la concessione della deroga. L’obiettivo del club sarebbe di giocare al Tognon già la gara di sabato con la Pro Sesto ma i tempi sono strettissimi.
Mercoledì si saprà la risposta. Ad ogni modo appare chiaro che l’Unione dovrà giocare lontano dal suo stadio per 50-60 giorni dall’avvio dei lavori. Quando si potrà aprire il cantiere? Dipende da quando il Comitato della Figc riuscirà a consegnare il progetto. A questo punto, vista la legittima fretta della Triestina che ci sta rimettendo denari e non solo, l’iter dovrebbe essere accelerato. E i concerti di giugno? «Quell’aspetto sarà affrontato dal tavolo tra Regione, Comune e Triestina» conclude l’assessore Lodi. Con il rifacimento del manto erboso Comune (e Regione) dovrebbero trovare una ricollocazione degli eventi. Ma la questione appunto è ancora aperta. Potrebbe succedere che a fine maggio-inizio giugno, con il prato del Rocco perfetto alla mercè dei concerti, la Triestina debba giocare la finale play-off per la B in un altro luogo.
Sarebbe uno scempio storico. Giusto che chi ha in mano le leve del potere ci rifletta. E agisca bene.