foto da Quotidiani locali
UDINE. Da martedì 7 novembre le persone senza fissa dimora avranno a disposizione un recapito postale e uno spazio dove lavare i propri abiti, fare una doccia e ricevere una prima forma di assistenza.
Dalle 12 alle 19 ogni giorno, festivi compresi, sarà attiva la “Stazione di posta”, un servizio diurno sperimentale voluto dal dall’Ambito territoriale Friuli centrale per contrastare la povertà e aiutare le persone finite ai margini della società. Il servizio, inaugurato lunedì 6, ha sede nell’edificio dell’ex caserma dei vigili del fuoco, in piazza Unità d’Italia.
I servizi
Sarà uno spazio di pronta accoglienza per un massimo di 16 persone ospitate, in risposta a situazioni di grave emergenza e urgenti bisogni di assistenza, protezione e di ristoro, per i quali saranno presenti stabilmente due operatori dell’Ambito qualificati.
Tuttavia la struttura si presenterà come un punto di riferimento non solo per il primo ristoro, ma anche per l’orientamento nel periodo immediatamente successivo all’accesso.
Le persone riceveranno infatti beni di prima necessità e kit per l’igiene personale, ma anche le prime informazioni fondamentali per essere indirizzate ai cosiddetti “Servizi di bassa soglia”, rivolti ad adulti in condizione di estrema difficoltà sociale, nonché un supporto dal punto di vista giuridico-legale.
L’obiettivo
Con la Stazione di posta i comuni dell’ambito (Campoformido, Martignacco, Pagnacco, Pasian di Prato, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Tavagnacco e Udine) intendono portare avanti un percorso di aiuto di lungo periodo attraverso la fitta rete di servizi offerti per il reinserimento sociale delle persone in difficoltà, intervenendo attivamente anche per l’accesso alla residenza anagrafica e ai servizi di fermo posta per persone senza fissa dimora.
Il primo cittadino
Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, dopo aver tagliato il nastro della nuova Stazione di posta ha ricordato che «si tratta di una soluzione sperimentale, in attesa del servizio definitivo che avrà sede a poche centinaia di metri dall’attuale sito, in un edificio, facente parte dello stesso complesso, che sarà ristrutturato entro il 2026 con fondi del Pnrr che ammontano a circa un milione di euro.
Come amministrazione – ha continuato De Toni – intendiamo dare una risposta ai bisogni fondamentali delle persone più ai margini, ma soprattutto ascoltarne le richieste e fornire loro una base solida su cui ricostruire una rete di rapporti, anche con le istituzioni, e contrastare in questo modo la solitudine.
Grazie alla stazione di posta le persone senza una residenza presenti nei comuni dell’Ambito territoriale potranno usare questo centro come recapito e punto di riferimento per le comunicazioni con la propria rete di contatti, senza le quali l’emancipazione delle persone è messa sempre più a rischio.
Con questa e con altre realtà di sostegno presenti sul territorio siamo attivi per combattere i fenomeni di isolamento e emarginazione, che nel periodo post pandemico abbiamo tutti visto acuirsi e diffondersi».
La gestione
Alla stazione di posta saranno sempre presenti due operatori. La gestione del centro è stata affidata a un gruppo di realtà composto dal centro Caritas dell’arcidiocesi di Udine, dall’associazione Opera diocesana Betania di Udine, dalla cooperativa onlus Vicini di casa e dal centro Solidarietà giovani “G.Micesio”.
In più, opererà in collaborazione con numerosi soggetti del terzo settore, e in particolare con le associazioni di volontariato, favorendo il contributo della comunità nel reintegro in chiave sociale di situazioni di totale emarginazione.
«Alla base - ha spiegato Alberto Barone della Caritas - c’è una rete di realtà che, sostenuta anche dal contributo prezioso di moltissimi volontari, cerca di dare un aiuto concreto alle persone in difficoltà».
L’investimento
L’immobile che ospita la Stazione di posta” è stato ristrutturato con un investimento di circa 130 mila euro della precedente amministrazione che ha consentito di adeguare le prestazioni dal punto di vista della sicurezza e del comfort per la prima accoglienza delle persone.
La sede definitiva
Entro il 2026 grazie ai fondi del Pnrr (il Piano nazionale di ripresa e resilienza) la Stazione di posta troverà una sede definitiva in via Cussignacco 45, in uno stabile che fa sempre parte del complesso dell’ex caserma dei vigili del fuoco che verrà riqualificato con una spesa di circa 1 milione di euro.
Il ringraziamento
L’assessore alla Salute ed equità sociale Stefano Gasparin ha iniziato il suo intervento ringraziando la precedente amministrazione e in particolare l’ex sindaco Pietro Fontanini e l’ex assessore Giovanni Barillari per «aver avviato un’operazione che noi abbiamo unicamente inaugurato, ma della quale condividiamo lo scopo nella convinzione che le persone vadano messe al centro in modo particolare se fragili come nel caso, sempre più frequente, di chi si trova in difficoltà economiche e non solo».
L’ex amministrazione
L’ex vicesindaco Loris Michelini, pure lui presente al taglio del nastro, ha ricordato «il grande impegno degli uffici nella rincorsa ai contributi per dare una risposta concrete a un problematica in costante crescita ed evoluzione».