foto da Quotidiani locali
Ma, alla fin fine, l’acquisto del teatro Da Ponte s’ha da fare oppure no? L’interrogativo è in rilancio in città, da una forza politica all’altra, dopo che dalla presidenza della Fondazione Cassamarca è stato dichiarato, nei giorni scorsi: «Il patrimonio immobiliare? Non abbiamo necessità di vendere, ma valuteremo con calma tutte le eventuali richieste».
E questo anche per quanto riguarda il teatro Da Ponte di Vittorio Veneto, valutato in 2 milioni e mezzo di euro, ma vicino ai 3 milioni con l’Iva.
Ecco, dunque, che ieri hanno subito commentato i consiglieri di opposizione Alessandro De Bastiani e Mirella Balliana: «Fondazione Cassamarca nei giorni scorsi ha annunciato un felice bilancio con 1,7 milioni di attivo.
Per quanto riguarda il patrimonio ha poi affermato che non c’è necessità di vendere.
Tradotto significa che non c’è la fretta di portare a compimento l’operazione di cessione del teatro Da Ponte e che perciò il Comune di Vittorio Veneto ha tutto il tempo per prendere le sue decisioni con calma».
Questa, per i due esponenti, è una smentita delle dichiarazione del sindaco Miatto che in consiglio comunale ha dichiarato che non è il Comune che ha chiesto di comprare, ma è la Fondazione che ha proposto la vendita.
«A noi invece sembra che l’operazione immobiliare stia registrando una accelerazione e abbiamo la sensazione che tra breve il consiglio comunale sarà chiamato a deliberare l’acquisto dell’immobile serravallese.
A che prezzo? 1,5 milioni come stimato dalla prima perizia o 3 milioni come la seconda perizia? E l’atto notarile sarà sottoscritto prima o dopo aver risolto le “irregolarità immobiliari” di cui Miatto ci ha informati esistere senza specificare in cosa consistono?».
Sull’argomento esprime un suo parere anche il Pd, attraverso la consigliera Barbara De Nardi, ex assessore. «Non ce l’ha ordinato il medico di spendere 3 milioni per acquistare il Da Ponte se la Fondazione non ha l’urgenza di vendere. Potrebbe essere più conveniente continuare con l’affitto, sempreché Cassamarca non vada al rinnovo dello stesso raddoppiando la cifra».
Sul valore dell’immobile in questi anni si sono alternate stime differenti. La perizia acquisita in comune il 30 marzo portava un valore di stima pari a 2.449.214.
Il 19 aprile era stato convocato un consiglio comunale d’urgenza per “Acquisto Teatro Lorenzo Da Ponte” che è stato poi ritirato in seduta per la motivazione che Fondazione Cassamarca ha specificato che il prezzo, sempre convenuto, sia verbalmente che per iscritto, sarebbe stato gravato da Iva al 22%.