Sempre in corso le ricerche di Walter Locatello, il vigile del fuoco disperso da giovedì sera, ad Alpago. Dopo una notte di tregua, caratterizzata da una nuova precipitazione piovosa, una cinquantina di pompieri si è rimessa al lavoro, per cercare di restituire il collega ai familiari. Sono una cinquantina, tra effettivi, sommozzatori da Ravenna, Roma e da tutto il Veneto e fluviali e hanno ripreso a scandagliare sia il canale in cui è scivolato Locatello che il lago di Santa Croce con barche, gommoni e moto d’acqua. Ma ancora niente.
Il sonar Didson aveva individuato tre possibili obiettivi, ma la successiva verifica ha dato risultati negativi: erano degli alberi. Al campo base di viale Alpago, ci sono anche gli psicologi del Sipem Sos Veneto, per dare un supporto sia agli operatori che soprattutto ai familiari di Locatello, che stanno vivendo ore di grande angoscia, ormai da quattro giorni. Molte le manifestazioni di affetto da parte dei paesani alla famiglia Locatello, in particolare alla moglie Sybil e al piccolo Martino.