PORDENONE. Derubata, insieme con l’amica, nella stazione ferroviaria di Milano, al rientro da una vacanza all’estero, quando è ritornata a casa a Pordenone l’ha ritrovata svaligiata dai ladri. A subire il doppio furto è stata una settantenne pordenonese.
Dopo aver bevuto un caffè in un bar della stazione, tenendo ben strette davanti a sé le borse a tracolla, le due amiche hanno raggiunto il binario per prendere il treno per Venezia Mestre.
Si sono fatte strada in mezzo alla calca che affollava la banchina, con i trolley al seguito. Forse è proprio in questo momento che gli abili borseggiatori hanno agito, senza che le signore se ne accorgessero.
Fatto sta che mentre erano sedute in carrozza, all’amica è arrivato un messaggio di un prelievo fatto con la sua carta pochi istanti prima. Il tempo di realizzare che il portafogli, nascosto in fondo alla borsetta, era sparito e di bloccare la tessera, che nei minuti successivi era già arrivato un altro messaggio, relativo a un nuovo prelievo.
La settantenne invece non si è accorta subito di essere stata derubata. Era sicura di non aver mai perso di vista la sua borsa, chiusa accuratamente con la zip e non aveva percepito alcun contatto sospetto. Durante il viaggio la signora è rimasta ignara anche dell’amara sorpresa che l’avrebbe attesa nel Friuli occidentale. Per non rovinarle la vacanza i familiari hanno segnalato subito l’intrusione in casa alle forze dell’ordine, ma hanno deciso di comunicare la notizia alla signora solo al suo rientro. E così è stato.
Il furto nella sua villetta, nel quartiere vicino all’ospedale civile, è stato perpetrato il 25 ottobre, probabilmente fra le 20 e le 21. I ladri si sono intrufolati prima al pianterreno, rompendo il vetro di una finestra e girando la maniglia. Hanno forzato la porta di una camera che era stata chiusa a chiave e hanno rovistato dappertutto, senza trovare nulla.
Allora sono andati al piano di sopra. Hanno aperto la prima portafinestra che si affaccia sul terrazzo e hanno infranto il vetro della seconda portafinestra, riuscendo così a entrare. Quindi hanno buttato tutto all’aria, armadi, cassetti, finché non hanno trovato i monili in oro.
I ricordi di una vita, dal grande valore affettivo, che la signora custodiva: un bracciale, una collana ricevuta in regalo per le nozze, il collier dell’anniversario di matrimonio... Tutto sparito.
Ma le brutte notizie non erano finite. Rincasata, verso sera ha ricevuto una telefonata. Era la polizia ferroviaria di Milano, che la informava che il suo portafogli era stato ritrovato su un convoglio. «No, non hanno derubato me, ma la mia amica...» ha osservato lei. «Qui ho una carta di identità e una tessera sanitaria intestate a...» ha replicato il poliziotto. «Sì sono io...». La signora ha subito bloccato il bancomat. Solo l’indomani le sono arrivati tramite sms gli avvisi: qualcuno aveva usato per una decina di volte la sua carta, per spese di 25-30 euro l’una.