La maxi area commerciale incompiuta di Silea torna idealmente all’anno zero: i terreni a ridosso del casello autostradale dell’A27, dietro al Burger King e Pittarello sono all’asta. I due lotti, rispettivamente di 21 mila e 17 mila metri quadrati valgono in tutto 4,8 milioni di euro. La procedura competitiva di vendita è fissata per il prossimo 17 gennaio.
Come già anticipato sulle pagine di questo giornale nel luglio scorso, dopo un decennio di contenziosi e progetti naufragati, i nodi legati alla sostenibilità finanziaria di queste ambiziose operazioni, concepite nei primi anni duemila e mai completate, sono ormai venuti al pettine.
Tra la Treviso-Mare e il casello dell’A27 sorge oggi un’importante area commerciale che ha realizzato solo in parte le previsioni del piano urbanistico originale. Approvato nel 2002, il vecchio pua interessava un’area di 151 mila metri quadrati, suddivisa in 13 lotti. Due di questi (il 10 e il 9), oggi pignorati e destinati alla vendita, si trovano proprio a ridosso del casello.
Ed è qui che negli anni scorsi era stata ipotizzata l’edificazione da parte del gruppo Fassina di due torri alte fino a 35 metri. Tali aree sono di proprietà della società Steril Eco. La srl, fondata nel 1996, è stata posta il liquidazione volontaria nel settembre del 2020 e nel 2019 era già finita nel mirino di Amco Asset Management Company, la società del Ministero delle Finanze incaricata di gestire i crediti deteriorati delle banche venete (Veneto Banca e Popolare di Vicenza).
I terreni che sono oggi in vendita erano stati ipotecati, in favore di Veneto Banca ottenendo l’apertura di una linea di credito da 12,5 milioni di euro. Spulciando all’interno dell’ultimo bilancio disponibile della Steril Eco, relativo al 2019, emerge che la società in questi anni ha maturato debiti per 7 milioni di euro.
Oltre che con il sistema bancario la Steril Eco è molto esposta anche con il Comune di Silea, che nell’estate scorsa aveva deciso di insinuarsi in questa procedura esecutiva.
L’amministrazione comunale dovrebbe incassare dalla società una perequazione urbanistica da 1,3 milioni di euro più una cifra “monstre” di Imu mai pagata dal 2011 al 2022 che ammonta a 798 mila euro più 400 mila euro di interessi. Totale 2,5 milioni di euro. Si vedranno mai questi soldi? Molto dipende da come andrà la prima asta.
Il macrolotto n 10, quello più a ovest, di 17 mila metri quadri, cinto dalla bretella di collegamento tra l’A27 e la Treviso Mare, dove è possibile l’inserimento di una media struttura di vendita da 2500 metri quadri. Il numero 9, più vicino all’autostrada, si estende su 21 mila metri quadri, ha destinazione mista artigianale, logistica, commerciale e direzionale.
Di chi è la Steril Eco? L’attuale liquidatore è il geometra Rino Guzzo, un nome che torna in tante delle principali operazioni urbanistiche dell’hinterland.