Desertificazione bancaria nella provincia di Venezia: negli ultimi otto anni sono stati persi 156 sportelli, con un calo di 730 dipendenti. Il segretario di First Cisl Venezia, Matteo Cavallin, è preoccupato da questi numeri. La sigla sindacale ha creato un Osservatorio sulla desertificazione bancaria e con un Comitato scientifico studia e analizza il fenomeno.
Dagli approfondimenti emerge che aumenta il numero dei Comuni in Italia dove non è presente una filiale bancaria. In otto anni, dal 2015 al 2022, la città metropolitana di Venezia ha perso 156 sportelli e ben 725 dipendenti che significano 22 sportelli in meno ogni anno e 103 dipendenti persi ogni dodici mesi.
Le situazioni più critiche nel Veneziano sono a Cinto Caomaggiore, Fiesso d’Artico, Fossalta di Piave, Gruaro, Teglio Veneto e Torre di Mosto dove vi è un solo sportello.
Nel 2015 nella provincia di Venezia erano presenti 480 sportelli, il numero è via via diminuito sino ai 319 registrati alla metà di ottobre 2023. I dipendenti, di conseguenza, sono passati dai 3.794 del 2015 ai 3.069 alla fine dello scorso anno. Conseguenze dell’avanzata dell’home banking ma anche di scelte di risparmio dei gruppi bancari.
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Per Cavallin la digitalizzazione dei servizi non è arrestabile, nel solco della innovazione del paese, ma servono soluzioni immediate, per garantire a tutti i cittadini e alle imprese il pieno accesso ai servizi finanziari. «Serve la presenza ed il sostegno al territorio da parte delle banche, altrimenti si rischia di perdere un servizio fondamentale e sociale per le comunità». In Italia in nove mesi si sono persi 635 sportelli, con i comuni “desertificati” in crescita (più 3 per cento), mentre aumenta il numero delle persone (più 7,3 per cento, quasi 4,3 milioni in totale) e delle imprese (più 18 mila, 250 mila in totale) che non hanno accesso ai servizi bancari nel comune di residenza.
«Anche per le banche, che hanno un ruolo molto importante sotto l’aspetto sociale – continua Cavallin –, il futuro sarà legato alla sostenibilità. Non dimentichiamoci come l’articolo 47 della Costituzione garantisca l’incoraggiamento e la tutela del risparmio in tutte le sue forme. Mi auguro ci sia un sostegno massiccio verso i territori, non siano abbandonati, non lasciando indietro i più deboli, chi è meno informatizzato: penso ad esempio alle persone anziane».
Per questo anche i bancari della Cisl sostengono la raccolta firme a sostegno della Proposta di legge di iniziativa popolare sulla Partecipazione dei lavoratori alla vita aziendale, «proposta che è stata inserita nella piattaforma del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore bancario». Per avere maggiore voce.