CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Piove in alcune aule dell’Istituto Superiore “Francesco Gonzaga”, plesso di via Lodrini, dove la Provincia di Mantova ha due cantieri per l’adeguamento sismico in corso. L’acqua che filtra dal tetto bagna i pannelli del controsoffitto che, a fronte di precipitazioni pesanti, cadono durante la notte.
A inizio anno, la dirigenza scolastica aveva ricevuto rassicurazioni scritte da parte della Provincia sulla sicurezza dell’edificio. Tuttavia, la scuola ha provveduto a far svolgere due giornate di esercitazione di evacuazione per far acquisire competenze sullo stato mutato dei luoghi, sia agli studenti che al personale, durante i primi giorni di scuola. Tutti i docenti hanno anche svolto corsi supplementari di primo soccorso in modo da poter reagire prontamente alle possibili emergenze.
Le piogge forti di questi giorni hanno compromesso alcune parti dei corridoi e delle aule, dove pannelli sono caduti dal soffitto. In aggiunta, hanno reso poco fruibili i percorsi esterni di accesso ai vari plessi dell’Istituto, con le pozzanghere che occupano l’intera larghezza del vialetto di accesso. Ultimo guaio, per ora, riguarda il riscaldamento. Al momento non è possibile accenderlo. La Direzione Lavori avrebbe assicurato che tra poco si potranno scaldare le aule, ma l’impianto generale non sembra essere pronto.
La situazione viene gestita con misure organizzative tempestive da parte dell’Istituto, quali l’evacuazione immediata dei locali non fruibili, la successiva rimozione dei pannelli compromessi e la segnalazione delle criticità all’ente proprietario del plesso e al committente dei lavori, in corso da mesi. La Provincia, però, fa sapere che in settimana, con una determina, saranno pronti 40mila euro per una guaina protettiva per il tetto, sopra le aule che erano da terminare entro il 30 gennaio, che verrà installata entro il 20 novembre.
Il Gonzaga doveva aprire l’8 settembre, ma si decise di far slittare al 12 per consentire alle ditte appaltatrici di sistemare gli accessi e l’edificio. Per tutto ottobre, i lavori sono proseguiti, ma le fasi eseguite non hanno previsto la chiusura delle parti del tetto scoperte in precedenza. Anzi, una vasta zona del corpo centrale della scuola, quella dove c’erano le rampe che portavano ai vari piani, è rimasta senza copertura. I lavori in corso hanno compromesso la copertura di altre zone della scuola e così il risultato, una volta iniziate le precipitazioni, è che l’acqua ha cominciato a filtrare all'interno.
L’ente competente, cioè la Provincia, e le figure di gestione del cantiere, quali la Direzione Lavori, hanno dato rassicurazioni alla scuola sul fronte sicurezza dell’edificio, monitorando per quanto di competenza le aree di cantiere interessate e individuando possibili cause delle infiltrazioni, nonché azioni di tamponamento.
Nelle scorse settimane, sulle pagine della Gazzetta, prima, e in consiglio comunale, poi, la minoranza consigliare aveva chiesto di usare i container per spostare le classi all’esterno dell’edificio, come è stato fatto per il Manzoni di Suzzara.
Queste richieste, ad oggi, non sono state ascoltate e la situazione, ora, vede pioggia entrare in alcune parti della scuola.